La città di Pozzuoli è attualmente in fermento per la crescente preoccupazione riguardo ai sessantacinque posti di lavoro a rischio nella filiale METRO di via Campana. A seguito dell’annuncio della chiusura, previsto per il 30 aprile 2025, l’amministrazione comunale è mobilitata per trovare soluzioni che evitino i licenziamenti imminenti. Un incontro decisivo è avvenuto presso gli uffici della Regione Campania, dove il sindaco Gigi Manzoni e l’assessore alle attività produttive Titti Zazzaro hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori. Le proposte sul tavolo spingono verso una fuga dalla crisi, temendo un impatto serio sull’indotto locale.
La filiale di METRO di Pozzuoli rappresenta non solo un’importante fonte di lavoro per sessantacinque dipendenti, ma anche per ventitré figure dell’indotto. Le categorie coinvolte comprendono scaffalisti, banconisti, addetti alle vendite e personale amministrativo. La notizia della chiusura ha suscitato un forte malcontento e preoccupazione tra i lavoratori, che si sono visti costretti a confrontarsi con un futuro incerto. Il 19 settembre, la comunicazione ufficiale ha segnato l’inizio di un periodo di ansia e mobilitazione.
A fronte delle preoccupazioni dei lavoratori, le autorità locali si sono attivate rapidamente: gli incontri successivi alla comunicazione di licenziamento non hanno portato a soluzioni concrete, al punto che l’amministrazione ha dovuto intensificare gli sforzi per garantire il mantenimento dei posti di lavoro. La difficoltà della situazione è accentuata dalla mancanza di risposte chiare da parte della direzione di METRO Italia, che non ha partecipato all’incontro con le istituzioni.
L’amministrazione comunale di Pozzuoli ha manifestato un forte impegno verso la risoluzione della crisi lavorativa. L’assessore alle attività produttive Titti Zazzaro ha ribadito la determinazione dell’amministrazione a fare tutto il possibile per tutelare i lavoratori della filiale di METRO. Durante un recente incontro presso gli uffici della Regione, è emersa una chiara volontà di collaborare con una “filiera istituzionale attiva”, indicando che i vari livelli di governo stanno lavorando in sinergia per affrontare la questione.
Zazzaro ha espresso fiducia nella possibilità di raggiungere un epilogo positivo. La notizia di una discussione su possibili riconversioni ha anche dato qualche speranza ai lavoratori. Le associazioni sindacali e i rappresentanti locali stanno considerando misure simili a quelle attuate in situazioni passate, come quella della ex Whirlpool di Napoli, che hanno dimostrato come una riconversione possa salvare posti di lavoro e ridurre l’impatto sociale delle chiusure.
Il caso di METRO è salito alla ribalta anche a livello nazionale, attirando l’attenzione della Camera dei Deputati. Il 15 ottobre, diversi parlamentari del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione che sottolinea la gravità della situazione e sollecita l’intervento governativo. Si tratta di un passo significativo, poiché dimostra che le autorità locali non sono sole nella loro battaglia per evitare il licenziamento dei lavoratori. Il sindaco Gigi Manzoni ha manifestato riconoscenza verso i membri del Parlamento che hanno sostenuto la richiesta di un tavolo interistituzionale per negoziare con i sindacati e la direzione di METRO Italia.
Il fatto che l’assessore regionale Antonio Marchiello abbia convocato nuovamente alla riunione la proprietà della filiale è un segnale positivo, evidenziando che il dialogo è ancora possibile. La risoluzione della crisi dipende ora dalla capacità delle parti di vedere oltre i numeri e di considerare l’impatto sociale delle decisioni da prendere. L’unità mostrata da lavoratori, istituzioni locali e parlamentari rappresenta un importante passo avanti per la salvaguardia di un diritto fondamentale: quello al lavoro.