La recente riunione della Commissione per il Concorso Letterario del CONI, tenutasi nei suggestivi spazi del Foro Italico, ha portato alla luce le opere vincitrici della 58° edizione dell’evento. Sotto la presidenza di Paolo Garimberti, una giuria composta da nomi noti nel panorama culturale e sportivo italiano ha esaminato con attenzione le opere presentate, assegnando premi in diverse categorie. Tra gli autori premiati si distingue Alessandro Formisano, ex dirigente della SSC Napoli, che ha contribuito a un volume significativo con coautori illustri.
Sezione narrativa: trionfi e segnalazioni
Nella sezione narrativa, il primo premio del valore di 3.000 euro è stato assegnato a Gregorio Scorsetti per il suo romanzo “La gara di ritorno. Cile 1973”, una storia che riesce a catturare l’essenza di un momento storico carsico e emblematico nello sport, ma anche nella cultura chilena degli anni Settanta. La narrazione di Scorsetti si distingue per la sua capacità di fondere realtà e fiction, offrendo uno spaccato della vita sportiva e sociale dell’epoca.
Il secondo premio, del valore di 2.000 euro, è andato a Mario Donnini con “Hailwood & La Ducati”, un libro che celebra la storica figura di Mike Hailwood, un pilota di motociclismo che ha lasciato un segno indelebile nella storia delle corse. L’opera di Donnini si distingue per il suo approccio appassionato e dettagliato, ricco di aneddoti e informazioni tecniche che ne fanno un tributo evocativo.
In aggiunta ai vincitori, la giuria ha voluto segnalare “Lance deve morire” di Giovanni Battistuzzi, un’opera che affronta tematiche profonde e contemporanee, dimostrando la capacità del formato narrativo di esplorare questioni sociali attraverso la lente dello sport. Queste opere, insieme ad altre, offrono un’interessante panoramica della narrativa contemporanea, con una forte connessione al mondo dello sport.
Sezione saggistica: riflessioni e inchieste
La competizione nella sezione saggistica ha prodotto risultati di grande interesse. Il primo premio di 3.000 euro è stato attribuito a Michele Pisaturo per “La lezione di Althea”, un’opera che non solo esplora la vita dell’icona femminile del tennis Althea Gibson, ma si propone anche come un’importante riflessione sulle dinamiche sociali e culturali legate alla figura dell’atleta. Pisaturo riesce a costruire un mosaico di eventi e persone che hanno influenzato la carriera di Gibson, rendendola una lettura fondamentale per chiunque desideri comprendere l’impatto del tennis nella società.
Il secondo premio della sezione saggistica, del valore di 2.000 euro, è andato a Luca Dal Monte per “Ferrari presunto colpevole”. Dal Monte, con il suo stile accattivante, affronta il tema della casa automobilistica Ferrari sotto una luce critica, analizzando non solo i successi, ma anche le ombre che hanno accompagnato la sua storia. Il saggio fornisce una visione multifocale, esaminando le implicazioni etiche e morali nel mondo dello sport e dell’industria automobilistica.
Le segnalazioni speciali hanno visto protagonisti Adam Smulevich e Massimiliano Castellani con “A futura memoria”. Questa opera si distingue per lo straordinario impegno nel documentare storie e avvenimenti che dovrebbero restare impressi nella memoria collettiva. La loro ricerca e narrazione offrono un importante contributo alla saggistica contemporanea, invitando a una riflessione profonda sul passato e sul futuro.
Sezione tecnica: innovazione e studiosa analisi
Nella sezione tecnica, l’attività di sintesi e analisi ha premiato “Sport e comunicazione nell’era digitale”, un lavoro collettivo realizzato da Luca Bifulco, Alessandro Formisano, Giancarlo Panico e Mario Tirino. Questo studio, che ha ricevuto il massimo riconoscimento di 3.000 euro, affronta in dettaglio le trasformazioni che la comunicazione sportiva ha subito con l’avvento delle nuove tecnologie. L’opera analizza con rigore accademico come le piattaforme digitali abbiano rivoluzionato il rapporto tra sportivi, media e pubblico, rivelando tendenze significative e spunti di riflessione per il futuro.
Il premio di 2.000 euro nella stessa sezione è stato conferito a Silvia Camporesi per “Partire vantaggiati”, un testo che affronta il tema della disparità nelle opportunità offerte agli atleti emergenti. Con un linguaggio incisivo e una narrazione coinvolgente, Camporesi invita a considerare il contesto sociale ed economico che può influenzare il percorso di un atleta, rendendo il libro non solo informativo, ma anche ispiratore per le nuove generazioni.
In aggiunta, la Commissione ha voluto menzionare, come segnalazioni speciali, Michele Uva e Maria Luisa Colledani per “Soldi VS Idee”. Questa opera stimola un dibattito necessario sulle dinamiche economiche nel mondo dello sport, esaminando come il denaro possa influenzare le decisioni creative e strategiche.
La Commissione ha anche proposto di valutare l’inserimento di distinzioni future tra “fiction” e “non fiction” nella sezione narrativa, una proposta che riflette l’impegno del Concorso nel rendere sempre più ricca e pertinente l’offerta editoriale sportiva.