Il virus Usutu, un’infezione virale di origine africana, ha suscitato notevoli allarmi in diverse regioni italiane, in particolare nelle Marche, a seguito di recenti segnalazioni di zanzare infette. Questo virus, appartenente alla famiglia dei flavivirus, è trasmesso principalmente dalle zanzare della specie Culex pipiens, le quali proliferano in ambienti umidi e possono infettare gli esseri umani. Le autorità sanitarie sono attivamente coinvolte in un monitoraggio sul territorio per valutare e contenere la diffusione del virus.
Il virus Usutu è stato isolato per la prima volta negli anni ’50 nel sud dell’Africa, dal quale prende il nome da un omonimo fiume. Dopo la sua identificazione, il virus ha iniziato a diffondersi in molte aree del continente africano e successivamente in Europa, registrando casi sporadici in Paesi come l’Austria, la Svizzera e nel sud dell’Italia. La sua trasmissione avviene principalmente tramite la puntura di zanzare infette, in particolare della specie Culex pipiens, che sono attive sia al crepuscolo che durante il giorno.
Il virus Usutu presenta un periodo di incubazione variabile, compreso tra 2 e 14 giorni ma, in alcuni casi, può estendersi fino a 21 giorni. La maggior parte delle persone colpite non manifesta sintomi, rendendo il virus asintomatico in oltre il 90% dei casi. Tuttavia, in una ristretta percentuale di individui, si possono verificare sintomi simil-influenzali, come febbre, mal di testa e, talvolta, eruzioni cutanee.
Nei rari casi di sintomi gravi, che coinvolgono il sistema nervoso centrale, possono manifestarsi complicazioni neurologiche, inducendo preoccupazione tra gli esperti e le autorità sanitarie.
Nelle Marche, un’azione di sorveglianza ha portato alla scoperta di zanzare infette da virus Usutu in una trappola posizionata a Villa San Filippo, nel Comune di Monte San Giusto. Questo monitoraggio, condotto dall’unità operativa complessa Igiene Ambienti Aperti e Comunali dell’AST di Macerata, è parte di un piano più ampio per valutare la diffusione del virus sul territorio e prevenire focolai epidemiologici.
Le autorità comunali hanno comunicato l’importanza di rimanere vigili e di prestare attenzione a eventuali sintomi, in modo che gli individui possano contattare i servizi sanitari nel caso si manifestino segni riconducibili all’infezione.
Non esistono attualmente vaccini specifici o cure preventive per il virus Usutu. Tuttavia, sono state diffuse linee guida per ridurre il rischio di infezione. Queste includono l’uso di repellenti contro le zanzare, soprattutto durante le ore di maggiore attività degli insetti, e la riduzione della proliferazione degli stessi evitando la presenza di acqua stagnante, reale favore per il loro sviluppo.
È raccomandato di smaltire correttamente ogni contenitore o materiale che possa accumulare acqua piovana, monitorando sia gli spazi interni che esterni delle abitazioni. Le autorità sanitarie continuano a lavorare per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione per tutelare la salute pubblica, in un contesto di attenzione crescente nei confronti di questo virus emergente.