Con l’approssimarsi dell’apertura ufficiale del Giubileo 2025, Roma è pronta ad accogliere una moltitudine di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Questo evento, che attira religiosi e curiosi, pone anche sfide significative dal punto di vista della salute pubblica. Gli esperti avvertono riguardo alla necessità di adottare misure preventive per garantire la sicurezza dei visitatori e della popolazione locale. Secondo l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, fondamentale sarà il monitoraggio delle persone, prendendo in considerazione le eventuali epidemie che potrebbero emergere dai paesi di provenienza.
Quando si parla di prevenzione sanitaria, è cruciale prestare attenzione alle nazioni di provenienza dei pellegrini. Diverse aree del mondo possono avere specifiche endemie, in particolare in questo periodo invernale, quando i virus respiratori tendono ad aumentare. “Serve fare il monitoraggio di tutte le persone a seconda del Paese da cui provengono”, sottolinea Ciccozzi. Questo approccio aiuta a individuare potenziali rischi e a predisporre interventi mirati.
In un contesto di affollamento, è utile informare i pellegrini su come comportarsi nei mezzi pubblici e nei luoghi affollati. Rispetto alle linee guida, l’uso della mascherina emerge come una misura semplice ma efficace per ridurre i contagi. Ciccozzi evidenzia come questi tre punti—monitoraggio, comportamenti responsabili e utilizzo delle mascherine—siano essenziali per garantire una celebrazione sicura e serena.
Un altro aspetto da considerare è la gestione delle emergenze sanitarie. Ciccozzi propone la creazione di presidi filtro che possano ridurre il carico sui pronto soccorso degli ospedali romani. Questa misura prevede l’inserimento di giovani medici specializzandi nelle strutture di assistenza per poter gestire efficacemente un afflusso così elevato di visitatori. Con l’aumento dei casi, è fondamentale evitare che i pronto soccorso diventino sovraffollati con codici bianchi, cioè poco critici, ma che richiedono comunque attenzione.
Questa strategia di assorbimento della domanda sanitaria è utile non solo per i pazienti ma anche per il personale ospedaliero, già messo a dura prova da vari eventi di massa in precedenza. La preparazione non riguarda solo la gestione delle malattie, ma anche l’assistenza generale ai pellegrini.
Ciccozzi fa riferimento a episodi storici legati a movimenti di massa. Ad esempio, durante il pellegrinaggio a La Mecca, l’epidemia di Mers ha messo in evidenza quanto possano essere pericolosi gli assembramenti di persone provenienti da regioni diverse. Allo stesso modo, il colera ha colpito Haiti in seguito a grandi raduni. “Movimenti di massa di persone possono essere la causa di epidemie di virus respiratorio”, avverte Ciccozzi, rimarcando l’importanza della sorveglianza epidemiologica.
Con il Giubileo che si avvicina, la comunità sanitaria italiana è chiamata a un compito arduo. Sarà fondamentale adottare misure preventive solide, garantire la salute dei cittadini e prevenire il rischio di epidemie. In un contesto cittadino denso di significato spirituale, un accurato piano di gestione sanitaria sarà cruciale per garantire che il Giubileo sia un evento di unione e non di divisione a causa della malattia.