Presentazione del libro “Zibibbo, Scodella e la Grande Guerra”: un racconto dal fronte

La presentazione del nuovo romanzo di Roberto Ormanni, intitolato “Zibibbo, Scodella e la Grande Guerra” , si terrà sabato 9 novembre al Fusaro di Bacoli. Quest’opera offre uno sguardo innovativo sulla Prima Guerra Mondiale, esplorando il ruolo dei muli durante il conflitto che ha segnato la storia mondiale. A un secolo e dieci anni dall’inizio del conflitto, il libro risveglia l’interesse su una figura spesso dimenticata, fornendo un racconto vivace e coinvolgente. Insieme all’autore, saranno presenti lo storico Paolo Macry e il giornalista Enzo La Penna, rendendo l’evento un’importante occasione di riflessione e discussione storica.

Il contesto storico della Prima Guerra Mondiale

Il 28 luglio 1914, l’Austria dichiarò guerra alla Serbia, segnando l’inizio di uno dei conflitti più devastanti della storia. La Prima Guerra Mondiale coinvolse le principali potenze mondiali, che si schierarono in due blocchi distinti: gli Imperi Centrali, tra cui l’Imperio Austro-Ungarico e la Germania, e le forze Alleate, comprendenti nazioni come il Regno Unito, la Francia, la Russia e, successivamente, gli Stati Uniti. Circa 70 milioni di uomini furono mobilitati, con l’Italia chiamata a partecipare con ben 520.000 muli. Questi animali non solo trasportavano rifornimenti e munizioni, ma spesso rappresentavano una vita preziosa in un contesto di guerra in cui il binomio tra uomo e natura si trovava messo in discussione.

Il romanzo di Roberto Ormanni si inserisce in questo contesto, raccontando le avventure e le sofferenze di un mulo che diventa un simbolo del sacrificio e della resilienza. A differenza delle narrazioni tradizionali che si concentrano esclusivamente sugli eroi umani, il racconto di Ormanni offre una nuova prospettiva, ponendo al centro la vita di un animale che ha vissuto il conflitto da un’angolazione unica. Questo approccio non solo arricchisce il panorama letterario sulla Grande Guerra, ma invita il lettore a riflettere sull’importanza di ogni singolo elemento coinvolto nel conflitto.

L’autore: Roberto Ormanni

Roberto Ormanni è un giornalista e scrittore di vasta esperienza nel panorama editoriale italiano. Attualmente è il direttore responsabile dei settimanali Goleminformazione.it e Il Parlamentare.it, oltre ad avere un curriculum che include collaborazioni con testate prestigiose come “Il Mattino”, “Il Tempo” e “L’Indipendente”. La sua carriera, che abbraccia dal 1985 ad oggi, è segnata da una rete di esperienze nel giornalismo d’informazione e nella produzione televisiva.

Oltre al professionismo in ambito giornalistico, Ormanni ha dimostrato una notevole versatilità, realizzando opere in vari ambiti: dal teatro con il musical “Due Carissimi Nemici” alle sceneggiature di cartoon e film rinomati, tra cui “34 Dicembre” di Luciano De Crescenzo. Questa poliedricità si riflette nella qualità e nell’approfondimento del suo ultimo libro, che non solo porta avanti una narrazione avventurosa ma anche informativa. Il corpus di opere di Ormanni, caratterizzato da una ricerca approfondita e da un occhio critico, rappresenta un contributo significativo alla cultura contemporanea.

L’evento di presentazione e i relatori

La presentazione di “Zibibbo, Scodella e la Grande Guerra” si svolgerà presso la storica Casina Vanvitelliana, un luogo d’arte e cultura situato nell’incantevole contesto del Fusaro a Bacoli. A partire dalle ore 17, Roberto Ormanni sarà affiancato da Paolo Macry, rinomato storico, e Enzo La Penna, giornalista esperto, che arricchiranno il dibattito con le loro osservazioni e analisi critiche.

Durante l’evento si prevede un’analisi approfondita del libro e una riflessione più ampia sul ruolo degli animali nei conflitti armati, un argomento che spesso resta ai margini della narrativa storica. La presenza di relatori di prestigio offre l’opportunità di un dibattito vivace e informato, capace di suscitare interrogativi attuali legati alla memoria storica e all’importanza di preservare le testimonianze di eventi trascorsi. “Zibibbo, Scodella e la Grande Guerra” si propone quindi non solo come un’opera letteraria, ma come stimolo a interrogarsi su come narriamo la storia e chi ne sono i protagonisti.

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Filippo Grimaldi