Presentazione del saggio-romanzo di Bruno Pezzella: un tuffo nella storia del Sessantotto

Il prossimo martedì 15 ottobre alle ore 17:30, presso Scotto Jonno nella Galleria Principe di Napoli, avrà luogo la presentazione del saggio-romanzo intitolato “Un ragazzo del Sessantotto” di Bruno Pezzella, edito da Kairos. Questa nuova opera offre non solo una riflessione personale dell’autore su un periodo cruciale della storia recente, ma anche uno spunto di riflessione sulle dinamiche sociali e culturali che animarono quegli anni tumultuosi. Attraverso domande provocatorie e una narrazione coinvolgente, Pezzella interpella il lettore sul significato durevole del Sessantotto e sulle sue implicazioni attuali.

Il significato del Sessantotto secondo Bruno Pezzella

Nel saggio-romanzo di Pezzella, il Sessantotto viene descritto come un movimento di portata storica, ricco di tensioni, aspirazioni e contraddizioni. L’autore si esplora in prima persona, ponendo interrogativi che invitano a riflettere sulla natura della rivolta studentesca e sulle conseguenze che ne scaturirono. Pezzella si interroga se il Sessantotto sia stato semplicemente un’illusione, un momento di euforia pronto a svanire, oppure se, al contrario, rappresenti il preambolo di anni di conflitto e di terrori, simbolo di una lotta continua contro i poteri costituiti.

Il saggio offre uno spaccato di un’epoca che ha segnato una generazione: studenti, operai, intellettuali e artisti si unirono in un movimento ecumenico e trasversale, condividendo ideali e obiettivi. La narrazione porta alla luce un’immagine del Sessantotto non solo come crisi, ma come un fenomeno socio-culturale significativo, capace di dare vita a una mobilitazione collettiva che ha influenzato l’intera società. Pezzella, attraverso la sua prosa evocativa, propone una rilettura di questo periodo storicamente attraverso una lente contemporanea, cercando di stabilire un dialogo tra passato e presente.

Un dibattito con esperti del settore

Alla presentazione del libro parteciperanno anche figure rilevanti come Carlo Mormile, vicedirettore del Conservatorio San Pietro a Majella, e Riccardo Rubino, giornalista e scrittore. Questi ospiti offriranno analisi e punti di vista critici sul testo di Pezzella, arricchendo l’evento con le loro prospettive professionali. L’incontro si preannuncia come un’occasione non solo per approfondire la lettura del saggio, ma anche per stimolare un dibattito aperto e stimolante sui temi trattati.

Inoltre, le letture a cura di Mario Mauro, noto attore e regista, contribuiranno a dare voce e corpo al racconto di Pezzella, rendendo le tematiche del libro ancora più vive e accessibili al pubblico presente. Questa sinergia di competenze e arti promette di far emergere le sfumature di un’epoca complessa, la cui eco è comunque percepibile nel contesto attuale.

Un’arte che evoca la memoria collettiva

Un momento culminante dell’incontro sarà l’intervento dell’artista napoletana Luciana Mastrangelo, che realizzerà un’opera estemporanea per evocare il periodo del Sessantotto. La sua performance ambisce a trasmettere un messaggio chiaro: quel decennio non può essere considerato semplicemente una “crisi isterica” della storia, ma merita di essere compreso come un fenomeno socioculturale articolato.

Mastrangelo porterà in scena una riflessione visiva che sottolinea come, in quegli anni, una varietà di gruppi sociali e culturali abbiano collaborato spontaneamente per contestare le ideologie dominanti. Gli studenti, gli operai e gli intellettuali si unirono in una battaglia per i diritti e le libertà, mostrando una determinazione e una creatività che risuonano ancora oggi. La sua opera rappresenterà un legame tra il passato e il presente, evidenziando le continuità e le discontinuità di un’eredità condivisa.

L’evento, condotto dalla giornalista Laura Bufano, promette di essere un’importante occasione di confronto e di riappropriazione della memoria collettiva, offrendo una prospettiva nuova su un periodo storico complesso e affascinante.

Published by
Redazione