Negli ultimi anni, il tema della prevenzione oncologica è salito agli onori della cronaca, con notizie che evidenziano l’importanza di uno stile di vita sano e dell’adozione di routine di controllo regolari. Un recente incontro organizzato da SYNLAB SDN ha messo in luce le patologie oncologiche e le strategie di prevenzione dedicate alla salute femminile, in linea con le iniziative promosse durante “Ottobre Rosa“.
Di recente, si è svolto un convegno di grande rilievo presso il centro dedicato alla salute della donna “SYNLAB Lei”, volto a sensibilizzare le donne sulle patologie oncologiche e sulle misure preventive correlate. L’evento, ospitato nel contesto delle attività di “Ottobre Rosa“, un mese dedicato alla salute femminile, ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore, incluse figure di spicco nel campo dell’oncologia e della ginecologia.
Durante il convegno, sono stati affrontati temi di rilevante importanza, partendo dalle patologie benigne fino ad arrivare a quelle oncologiche, con particolare attenzione a problematiche come l’endometriosi, i fibromi uterini, le formazioni ovariche, e i diversi carcinomi, inclusi quelli mammari, uterini e ovarici. Le relazioni presentate hanno offerto un’opportunità di approfondimento per le partecipanti, mettendo in risalto l’importanza della conoscenza dei sintomi e delle modalità di accertamento diagnostico.
L’evento si è rivelato non solo un’opportunità di ascolto, ma un’occasione cruciale per attivare la consapevolezza riguardo alle patologie oncologiche che possono avere un impatto diretto sulla vita delle donne, stimolando quindi la necessità di un’efficace prevenzione.
Uno dei punti salienti del convegno è stato l’intervento dell’oncologo Giacomo Cartenì, il quale ha delineato i tre livelli fondamentali nella prevenzione delle malattie tumorali. Il primo livello enfatizza l’importanza di adottare corretti stili di vita, che includono un’alimentazione equilibrata, la pratica regolare di attività fisica e il controllo delle condizioni precancerose.
Il secondo livello si focalizza sulla diagnosi precoce, che deve essere condotta attraverso esami specialistici e con l’assistenza di esperti. La diagnosi tempestiva è essenziale per affrontare le patologie oncologiche in una fase iniziale, il che ne aumenta notevolmente le possibilità di cura. Infine, il terzo livello riguarda la gestione delle terapie nel caso in cui venga riscontrato un tumore, includendo percorsi di follow-up per monitorare l’eventuale recidiva della malattia.
La necessità di una gestione integrata della prevenzione è stata ribadita, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare che coinvolga medici, pazienti e strutture sanitarie.
Stefano Greggi, professore di Ginecologia e Ostetricia, ha aggiunto che la prevenzione non sempre è applicabile a tutti i tumori ginecologici. In particolare, per il carcinoma dell’endometrio – una forma sempre più comune tra le donne – non esistono protocolli di diagnosi precoce e prevenzione primaria definitivi. È fondamentale, quindi, che le donne sviluppino la capacità di riconoscere i segnali dell’illness e di sottoporsi a controlli mirati, essenziali nel percorso di prevenzione.
Guglielmo Thomas, esperto senologo, ha poi evidenziato l’importanza della mammografia e degli screening regolari, sottolineando che il tumore al seno è la neoplasia più comune tra le donne. Nonostante la sua incidenza, le probabilità di successo nella cura sono molto elevate, grazie ai progressi della medicina e all’implementazione di campagne di sensibilizzazione.
A chiudere il cerchio del convegno è stato Pasquale Mellone, anatomopatologo di SYNLAB SDN, che ha enfatizzato la necessità di programmi di screening specifici. Gli esami periodici sono cruciali per individuare in modo precoce potenziali lesioni neoplastiche e per formulare tempestivamente interventi medici.
Secondo le statistiche, il tumore al seno rappresenta la più frequente neoplasia femminile in Italia, con circa 56.000 nuove diagnosi all’anno. Anche se si tratta della principale causa di mortalità per cancro tra le donne, le prospettive di guarigione si sono significativamente accentuate, grazie a terapie sempre più avanzate e a un incremento della consapevolezza sulla prevenzione.
Sottolineare l’importanza di stili di vita salutari e controlli medici regolari è fondamentale per ridurre il rischio e ottimizzare le possibilità di cura, contribuendo così a preservare la salute delle donne.