Problemi scolastici a Napoli: alunni a scuola al freddo e ritardi nella riapertura

L’amministrazione di Carlo Esposito è sotto esame per il suo operato in materia scolastica. Anno nuovo, problemi vecchi: la situazione nelle scuole del territorio di Napoli si è fatta critica. Tra alunni della scuola materna costretti a seguire le lezioni al freddo e studenti delle scuole medie ancora senza la loro sede definitiva, il clima è teso. Le lamentele da parte di genitori e rappresentanti della comunità educante si fanno sempre più forti, ponendo l’accento sulla mancanza di azione e responsabilità da parte del sindaco e degli assessori.

Problemi nei plessi scolastici

Negli ultimi giorni, i genitori degli alunni del plesso Giocamondo e della scuola media Viviani hanno espresso il loro disagio per la gestione della situazione da parte dell’amministrazione. I rappresentanti del gruppo consiliare Siamo il Domani, che include Pasquale Fiorillo e Antonella Attimo, criticano aspramente l’inefficienza riscontrata. Da un mese, il problema della caldaia della scuola materna era noto, ma le autorità competenti non hanno intervenuto tempestivamente. La nuova caldaia installata, infatti, si è rivelata difettosa, costringendo i bambini a restare a casa o a frequentare le lezioni in condizioni di disagio. Secondo Fiorillo, il sindaco ha delegato in maniera inadeguata ai genitori la responsabilità di decidere se mandare o meno i figli a scuola, un atteggiamento giudicato inaccettabile per chi ricopre un ruolo di leadership.

La questione della responsabilità nella gestione della crisi è centrale in questo dibattito. Gli errori nelle scelte amministrative sono sotto l’occhio di tutti, e le famiglie si chiedono perché l’amministrazione non abbia risolto il problema della caldaia prima della ripresa delle lezioni. La reazione a questa situazione è segnale di un clima di sfiducia crescente nei confronti di chi è preposto alla tutela della comunità, in particolare quella scolastica.

Il caso della scuola media di via Fusco

Un altro capitolo è rappresentato dal rientro degli studenti delle scuole medie nella loro sede di via Fusco. Fino a poco prima delle vacanze natalizie, l’assessore aveva fatto promesse concrete sul rientro in aula per il 7 gennaio. Ma, a sorpresa, questo non è avvenuto. Le ragioni? La mancanza di certificazioni essenziali per il funzionamento degli impianti, un inconveniente di cui l’amministrazione era già a conoscenza. Questo continua a suscitare malcontento tra i genitori, che si sentono presi in giro da comunicazioni infondate.

Fiorillo critica questi ritardi, sottolineando che i cittadini meritano rispetto, soprattutto in ambito scolastico. I tre milioni di euro già spesi per i lavori non hanno portato a risultati tangibili e le promesse continuano a rimanere tali, mentre l’edificio presenta ancora diversi problemi irrisolti, come una palestra non ancora completata. Anche la tempistica dei lavori, iniziati nel 2022, è stata infelice, con scadenze e proroghe che si sono accumulate nel tempo senza portare a un effettivo miglioramento. Gli interrogativi si moltiplicano, e i rappresentanti locali chiedono chiarezza e serietà.

Le richieste dei genitori e della comunità

Le richieste dei genitori sono chiare: vogliono che venga affrontata con urgenza la questione dei riscaldamenti nelle scuole materne e vogliono una garanzia che gli studenti delle medie possano tornare in aula al più presto. Nonostante le difficoltà, il loro desiderio è di vedere una risposta concreta da parte dell’amministrazione. L’idea che ci si debba adattare a una situazione di disagio così evidente è inaccettabile. Questa situazione ha portato a una mobilitazione, con genitori e rappresentanti della comunità a chiedere spiegazioni e un intervento immediato.

In definitiva, mancanza di comunicazione, ritardi nei lavori e responsabilità non assunte stanno creando un clima di tensione in tutta la comunità scolastica di Napoli. Con un nuovo anno che inizia, le aspettative sono alte, e molti si domandano se e quando l’amministrazione riuscirà a soddisfare le necessità dei propri cittadini, in particolare quelle delle nuove generazioni.

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Redazione