Il cambiamento nei iter approvativi dell’opera controversa del Ponte sullo Stretto di Messina viene annunciato, con la cancellazione del termine ultimo del 31 luglio per l’approvazione del progetto esecutivo. Questo nuovo approccio include una procedura a fasi costruttive, stabilendo un percorso diverso da quello precedentemente fissato dal decreto 35/2023.
Il decreto Infrastrutture, recentemente approvato in Consiglio dei ministri, introduce il concetto di “fasi costruttive” per il Ponte sullo Stretto di Messina. Questo nuovo approccio mira a permettere la realizzazione dell’opera in modo progressivo, non più vincolato alla necessità di completare tutto il progetto simultaneamente. Questa modifica è stata vista da molti come correlata alle questioni riguardanti le coperture economiche dell’opera.
Il decreto prevede anche importanti cambiamenti in termini di organizzazione e gestione dei lavori. Viene introdotta la possibilità per il concessionario di assumere la direzione dei lavori, evitando così sovrapposizioni di responsabilità con il contraente generale. Questa modifica dovrebbe garantire una maggiore supervisione da parte della società Stretto di Messina rispetto alle attività svolte dal general contractor. Inoltre, sono previsti rilevanti incrementi dell’organico, con un passaggio da 100 a 150 dipendenti che lavoreranno all’opera.