A Scampia, un acceso dibattito si è svolto oggi con circa 200 persone che hanno occupato la sede municipale per esprimere il loro malcontento in merito all’entità del contributo previsto per gli sfollati a causa del recente crollo della Vela Celeste. Questo evento, che ha avuto luogo il 24 luglio, ha provocato la morte di tre persone e ha lasciato molte famiglie in difficoltà. La situazione ha messo in evidenza la vulnerabilità delle comunità locali e il bisogno urgente di soluzioni adeguate e tempestive.
La manifestazione degli sfollati
Un gesto di protesta significativa
Questa mattina, più di duecento sfollati della Vela Celeste hanno preso d’assalto gli uffici della Municipalità di Scampia. L’azione, costellata da momenti di tensione, ha visto la presenza della Polizia Municipale e l’arrivo degli agenti della Digos per gestire la situazione e garantire la sicurezza. La manifesta applicazione della protesta ha sottolineato il crescente senso di frustrazione tra i residenti, i quali chiedono un’attenta revisione delle misure di sostegno economico destinate a loro. Un momento cruciale, pertanto, che ha richiamato l’attenzione su un problema sociale di grande rilevanza.
La decisione di protestare in questo modo è stata guidata dalla percezione che l’assistenza fornita dall’Amministrazione Comunale non fosse adeguata per far fronte alle necessità immediate delle famiglie colpite. Le richieste degli sfollati non riguardano solo un adeguamento dell’importo del contributo, ma anche una maggiore attenzione da parte delle istituzioni rispetto alle loro condizioni di vita quotidiana, che sono state fortemente compromesse.
Il decreto omnibus e le misure previste
Cosa prevede il decreto?
Oggi il Consiglio dei Ministri esaminerà il decreto Omnibus, che include le disposizioni di sostegno del Governo per gli sfollati della Vela Celeste. La bozza del decreto, che è stata visionata in anteprima, delineerà una serie di contributi economici che saranno attribuiti in base a criteri specifici. Il contributo massimo per l’affitto sarà di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie di due persone, 700 per quelle composte da tre membri e 800 per i nuclei di quattro persone. Le famiglie con cinque o più componenti potranno ricevere fino a 900 euro mensili.
In aggiunta, il decreto prevede un sostegno supplementare per le persone over 65 o per coloro che presentano disabilità con una percentuale di invalidità superiore al 67%. Questo contributo potrà arrivare a un limite di 200 euro mensili. Tuttavia, gli sfollati chiedono che tali importi siano rivisti e incrementati, in considerazione delle spese elevate per trovare nuove sistemazioni.
Il ruolo del Comune di Napoli
Azioni e comunicazioni del Comune
Il Comune di Napoli ha comunicato che i fondi per i contributi agli sfollati sono stati stanziati dallo Stato. Tuttavia, è stata specificata la condizione che solo coloro che “trovano autonomamente sistemazione” avranno diritto a ricevere il sostegno economico. Le erogazioni, come previsto, saranno valide fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, molti sfollati si sentono insoddisfatti da queste misure e hanno espresso preoccupazione per la loro futura stabilità abitativa.
La risposta degli amministratori locali sarà decisiva nei prossimi giorni. Le decisioni prese dovranno bilanciare la necessità di sostenere le famiglie colpite e l’importanza di un aiuto tempestivo e significativo. La protesta di oggi non è solo un grido di allerta per le istituzioni, ma rappresenta anche una richiesta di dignità e giustizia da parte di una comunità che si trova ad affrontare una situazione difficile e delicata.
In attesa di ulteriori sviluppi e decisioni, le famiglie di Scampia continueranno a lottare per i loro diritti e per un’esistenza più sicura e dignitosa.