Il G7 della Difesa in corso a Napoli ha catalizzato l’attenzione di oltre 400 manifestanti, che si sono radunati a Piazza Garibaldi per esprimere il loro dissenso. La manifestazione, ricca di simbolismo e creazione di momenti di riflessione, ha visto la partecipazione di un’ampia varietà di attivisti, in particolare studenti, i quali hanno utilizzato la loro creatività per comunicare un messaggio chiaro: l’opposizione alle spese militari e il desiderio di una pace duratura. Un grande carro armato di cartapesta ha aperto il corteo, accompagnato da slogan incisivi che richiamano all’attenzione sulle conseguenze delle guerre e sul genocidio.
Simboli e messaggi del corteo di protesta
La manifestazione ha in particolare messo in evidenza un missile di cartapesta, realizzato dal collettivo Il Giardino Liberato. L’oggetto, avvolto in una livrea stravagante e con un’anima in PVC, rappresenta le ingenti spese militari. Al momento della sua apertura, il missile lascia cadere banconote di cartapesta, rivelando disegni di scuole, ambulanze e parchi. Questa manifestazione artistica esprime l’idea che il denaro speso per l’armamento potrebbe, in alternativa, essere investito in progetti sociali vitali. Gli attivisti sottolineano che il loro messaggio mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della spesa sociale rispetto a quella militare.
Slogan e figure pubbliche in prima linea
Il corteo si è mosso con uno striscione che recitava «Contro le vostre guerre, Palestina Libera, No G7, No DDL 1660», segnando l’intento pacifico ma determinato dei partecipanti. Tra i manifestanti si sono distinti figure pubbliche di rilievo, come il padre comboniano Alex Zanotelli, il responsabile per i migranti della CGIL, Jamal Quaddorah, l’ex sindaco Luigi De Magistris e il parlamentare Peppe De Cristofaro. Gli slogan, come «I popoli in lotta scrivono la storia, Intifada fino alla vittoria», hanno risonato nel cuore della città , rendendo chiara l’intenzione di continuare a opporsi a politiche belliche e di difesa che non rispecchiano le esigenze sociali.
Un corteo variegato tra bandiere e simboli
L’atmosfera della manifestazione è stata vivacizzata dalla presenza di numerose bandiere, tra cui quelle della Palestina e vari stendardi di movimenti sociali, come Je So Pazz, Cau delle Università , Unione degli Studenti, Insurgencia e Potere al Popolo. Le bandiere rappresentano un’identità collettiva e unita contro le ingiustizie, portando un messaggio di solidarietà e fratellanza tra i popoli. La scelta di questi simboli evidenzia la rete di supporto che i manifestanti si sforzano di costruire, rafforzando così il loro messaggio contro la guerra e per la pacifica coesistenza tra le diverse nazioni e culture.
La manifestazione ha avuto luogo in un ambiente di forte tensione e aspettative legate al G7 della Difesa, sottolineando ancora una volta come l’arte, il dissenso e l’attivismo sociale possano manifestarsi in forme inaspettate. L’eco delle voci dei manifestanti è stata chiaramente percepita, rendendo la città di Napoli un palcoscenico dove le questioni di giustizia sociale e pace assumono un’importanza centrale.