L’Unione Azzurra nel Mondo , un’associazione che raccoglie 110 Club di sostenitori del Napoli sia in Italia che all’estero, ha manifestato un forte dissenso riguardo alla recente decisione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive di vietare la partecipazione dei tifosi azzurri alle trasferte di Udine, Genova e Firenze. Questo provvedimento colpisce non solo l’entusiasmo dei sostenitori ma anche il legame profondo che molti di loro mantengono con la loro città d’origine e la squadra del cuore. La decisione, secondo l’associazione, penalizza migliaia di tifosi rispettabili, molti dei quali costretti a lasciare Napoli per lavoro, e rappresenta un’ingiustizia nei loro confronti.
I tifosi del Napoli: una comunità fedele e appassionata
I tifosi del Napoli sono conosciuti per la loro lealtà e passione incondizionata. Gli oltre 110 Club che fanno parte dell’UANM non sono semplicemente gruppi di sostegno; sono comunità unite dalla voglia di mantenere vive le tradizioni e la cultura napoletana anche lontano dalla loro terra. Molti membri organizzano trasferte per seguire la squadra in tutte le partite, assicurando che il colore azzurro sia sempre rappresentato nei vari stadi. Questi tifosi, infatti, non solo partecipano attivamente alle partite, ma contribuiscono significativamente all’atmosfera nei luoghi di gioco, sostenendo la squadra in maniera corretta e civica.
L’assenza di un numero rilevante di tifosi in occasioni lontane dalla loro città non è solo una perdita per la squadra, ma anche un impoverimento della comunità che ruota attorno alla passione calcistica. È questa mancanza di considerazione che ha spinto l’UANM a esprimere la propria contrarietà ai provvedimenti presi dal CASMS, sottolineando come una decisione di questo tipo sia deleteria per i valori sportivi e di condivisione che il calcio rappresenta.
Il provvedimento del CASMS: una mossa problematica
La decisione del CASMS di bloccare la partecipazione dei tifosi del Napoli alle prossime tre trasferte ha sollevato un’ondata di critiche. L’UANM ha sottolineato che punire l’intera tifoseria per il comportamento inaccettabile di una minoranza di individui non è una strategia giusta. La rilevanza del singolo atto di violenza o inciviltà non deve ricadere sull’intero gruppo di tifosi, la maggior parte dei quali si comporta in maniera esemplare e civica.
Questa situazione ha portato molti a chiedersi quale sia l’effettiva utilità della Tessera del Tifoso, concepita precisamente per evitare generalizzazioni e discriminazioni nei confronti dei sostenitori. Se i tifosi che possiedono questo documento non ottengono i diritti e le garanzie che dovrebbero spettarli, si tratta di una promessa tradita, alimentando frustrazione e sfiducia nei confronti delle autorità . Attraverso questa risposta, l’UANM sta richiedendo una revisione delle politiche e una maggiore attenzione alle esigenze e alla voce dei tifosi.
Chiamata al dialogo: proposte di collaborazione
L’Unione Azzurra nel Mondo ha fatto sentire chiaramente la propria voce, chiedendo che prima di adottare misure così drastiche vi sia un coinvolgimento diretto di tutte le parti interessate. Questo include non solo i rappresentanti dei tifosi ma anche l’Osservatorio per la Sicurezza e altre autorità competenti. La collaborazione è vista come un passo fondamentale per trovare soluzioni più inclusive e costruttive che garantiscano sia la sicurezza ai varchi degli stadi sia il diritto dei tifosi a sostenere la propria squadra.
In un momento in cui il calcio dovrebbe essere un veicolo di unione e passione, queste restrizioni sembrano andare in direzione opposta. L’UANM ha già manifestato la volontà di sedersi a un tavolo per discutere e proporre alternative che possano garantire il rispetto e la dignità di tutti i tifosi. Inoltre, l’associazione ha comunicato che, in segno di protesta, non esporrà il proprio striscione durante il primo tempo della partita Udinese-Napoli, invitando tutti i Club ad unirsi a questa azione simbolica.
Il dialogo, dunque, è l’unica via da percorrere per superare questa situazione, assicurando che la voce dei tifosi sia ascoltata e che le decisioni siano realmente rappresentative delle necessità di chi vive il calcio con passione.