In una protesta senza precedenti, 49 dipendenti dei Musei Vaticani hanno messo in discussione le politiche lavorative del Governatorato vaticano, sollevando problematiche legate alle tutele sindacali, alla gestione delle malattie e alle retribuzioni durante il lockdown. La situazione sembra destinata a sfociare in un contenzioso legale, coinvolgendo l’avvocata Laura Sgrò. Il confronto con le istituzioni vaticane si profila come una delle sfide più significative per i dipendenti dei Musei.
Le richieste avanzate dai dipendenti riguardano diversi aspetti delle condizioni lavorative, tra cui la gestione delle visite fiscali, il trattamento degli straordinari, la mancanza di ammortizzatori sociali e di indennità di rischio. Aspetti cruciali che influenzano il quotidiano dei lavoratori vaticani e che hanno portato alla necessità di un confronto serrato con le istituzioni competenti.
L’Associazione dei dipendenti laici vaticani lamenta la mancanza di riconoscimento e di dialogo da parte del Governatorato, sottolineando la necessità di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il mondo del lavoro in Vaticano. Il confronto è stato richiesto da mesi, ma finora senza risposte concrete, mettendo a rischio il clima di collaborazione e trasparenza necessario per affrontare le sfide del futuro.