L’attenzione per la sicurezza negli eventi sportivi continua ad essere un tema centrale a Napoli, dove il questore ha recentemente emesso quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, noti come Daspo. Questi provvedimenti, motivati da comportamenti violenti o provocatori, mirano a mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza degli spettatori aventi diritto. I Daspo inflitti riguardano diversi episodi di violenza e intimidazione da parte di tifosi in contesti di alta tensione, mostrando un impegno delle autorità locali nel contrastare la violenza nello sport.
Il Daspo di cinque anni per un tifoso del Napoli
Il primo dei provvedimenti emessi è un Daspo di cinque anni indirizzato a un tifoso del Napoli, coinvolto in un episodio di aggressione avvenuto nei pressi della curva A dello Stadio “Diego Armando Maradona”. Questo atleta appassionato è stato denunciato per lesioni personali aggravate, poco prima della partita di Coppa Italia tra Napoli e Modena, tenutasi il 10 agosto. Durante l’incontro, il tifoso ha aggredito fisicamente un supporter della squadra ospite, un comportamento che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza negli eventi calcistici e al rispetto delle norme di convivenza tra tifoserie. Le autorità hanno ritenuto opportuno prendere misure drastiche, emanando un provvedimento tanto grave quanto necessario per scoraggiare simili atti di violenza che mettono a rischio l’incolumità di chi assiste a queste manifestazioni sportive.
Il caso del tifoso romano e il provvedimento di quattro anni
Un altro provvedimento di notevole rilevanza è quello emesso nei confronti di un cinquantenne romano. In occasione della commemorazione di Ciro Esposito, un supporter tragicamente deceduto nel 2014 per le ferite riportate durante un incontro di Coppa Italia, il soggetto ha esposto uno striscione contenente messaggi considerati incitanti alla violenza o ingiuriosi. Questo momento di commemorazione, avvenuto il 26 maggio, ha attirato l’attenzione della Digos di Napoli, che ha avviato indagini dettagliate conducendo alla denuncia del tifoso. Di conseguenza, il questore ha deciso di emettere un Daspo della durata di quattro anni. Questo episodio evidenzia gli sforzi continui delle autorità nel monitorare e regolare il comportamento dei tifosi, sottolineando l’importanza di mantenere un clima di rispetto e civiltà anche durante i momenti di assoluta emozione e ricordo.
Provvedimenti a due anni per altri incidenti
Il suburbio di Giugliano è stato teatro di un altro episodio di violenza, in cui un supporter di 34 anni è stato recentemente destinatario di un Daspo di due anni. Durante l’incontro tra Giugliano Calcio e Taranto, avvenuto il 23 agosto, il giovane ha manifestato comportamenti oltraggiosi, minacciando i pubblici ufficiali e resistendo all’arresto. Tali atti non sono passati inosservati alle forze dell’ordine, che hanno prontamente effettuato denunce, portando a un provvedimento severo per prevenire ulteriori violenze in futuro.
Infine, un 20enne è stato colpito da un ulteriore Daspo di due anni a seguito di comportamenti scorretti durante il match ASD Lacco Ameno 2013 – ASD Puteolana 1909, svoltosi il 6 aprile presso lo Stadio “Don Luigi di Iorio” di Barano d’Ischia. Qui, il giovane è stato denunciato per aver utilizzato materiale pericoloso e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità agli agenti. Anche in questo caso, il provvedimento di divieto di accesso intende essere un deterrente per la diffusione di comportamenti violenti ed il mantenimento della sicurezza negli stadi.
La somma di questi provvedimenti riflette un serio impegno da parte delle autorità competenti nel tutelare la sicurezza pubblica e nel garantire il rispetto delle normative sugli eventi sportivi, sottolineando l’importanza di un ambiente sportivo sicuro per tutti gli appassionati.