Provvedimento contro i tifosi del Napoli: Umberto Chiariello critica la trasferta vietata a Torino

Provvedimento contro i tifosi del Napoli: Umberto Chiariello critica la trasferta vietata a Torino - Ilvaporetto.com

La recente decisione di interdire la trasferta ai tifosi campani del Napoli per la gara contro la Juventus ha sollevato un acceso dibattito. Umberto Chiariello, noto giornalista e responsabile della redazione sportiva di Radio CRC, ha espresso la sua indignazione rispetto alle conseguenze che questo provvedimento comporta per i tifosi. La questione tocca temi delicati come il diritto di mobilità, il rimborso dei biglietti e la sicurezza all’interno degli stadi. Chiariello ha sollevato interrogativi importanti riguardo alla responsabilità delle società e alle problematiche di ordine pubblico che affliggono il calcio italiano.

La decisione dell’autorità e i diritti dei tifosi

Conseguenze pratiche per i tifosi

La decisione di vietare la trasferta ai tifosi del Napoli è stata comunicata a ridosso della partenza, lasciando le persone coinvolte in una situazione difficile. I biglietti erano stati acquistati mesi prima, precisamente ad agosto, e i tifosi avevano già organizzato il viaggio, prenotando voli, treni e alberghi. Chiariello sottolinea come il provvedimento non solo comporti una perdita economica per i tifosi, che hanno investito fino a 1.000 euro a persona nel viaggio, ma anche un grave danno ai loro diritti civili di mobilità nel territorio nazionale.

Una situazione aggravata dal fatto che alcuni tifosi potrebbero non essere in grado di riavere indietro i soldi spesi per l’alloggio, a meno che non abbiano previsto una disdetta anticipata tramite piattaforme come booking. Allo stesso modo, c’è l’incertezza su come e quando la Juventus rimborserebbe i biglietti per la partita, lasciando i tifosi in una condizione di grande disagio.

Questione di responsabilità

Un aspetto critico messo in evidenza da Chiariello è la responsabilità delle società e delle autorità. Il giornalista si chiede, a ragione, perché le tifoserie debbano essere penalizzate per le intemperanze di pochi. Il provvedimento, infatti, risulterebbe punitivo nei confronti di chi desiderava semplicemente assistere a una partita di calcio. Chiariello esprime il suo disappunto per le misure che sembrano più repressive che preventive, mettendo a rischio la libertà di movimento dei tifosi pacifici.

Le contraddizioni della sicurezza negli stadi

Misure di sicurezza e ingresso nei settori

Chiariello critica anche le attuali misure di sicurezza adottate negli stadi, evidenziando delle contraddizioni. Da giornalista presente all’interno dello stadio, ha potuto osservare che, nonostante i rigidi controlli imposti , è stato semplice intravedere comportamenti pressoché permissivi in altre occasioni, come nel recente caso di Cagliari, dove sono stati introdotti petardi e razzi.

Questo tipo di contraddizioni non fa altro che alimentare il malcontento tra i tifosi e creare un clima di sfiducia nei confronti delle autorità. Ci si chiede se le misure di sicurezza siano veramente efficaci o se ci siano lacune sistemiche nel modo in cui la questione della sicurezza negli stadi viene gestita.

Violenza tra tifoserie: un problema da affrontare

La questione della violenza tra tifoserie è un tema ricorrente nel dibattito calcistico. Chiariello evidenzia che fenomeni di inciviltà, come atti di violenza e provocazioni tra tifosi rivali, non dovrebbero essere utilizzati come giustificazione per misure draconiane nei confronti di tutti i tifosi. L’idea di arrivare a sanzioni severe contro intere comunità di tifosi, a causa di atti di pochi individui, è un tentativo che non sembra concretizzarsi in un approccio positivo verso la risoluzione del problema.

L’importanza dei tifosi nel calcio moderno

Richiesta di rispetto per i tifosi e le famiglie

In un calcio che è sempre più commercializzato e distante dalla sua essenza comunitaria, Chiariello offre un richiamo alla necessità di tutelare i tifosi e, in particolare, le famiglie che desiderano vivere un’esperienza sociale e sportiva nei rispettivi stadi. Lamenta che si stia creando un divario crescente tra la realtà dei supporter e le istituzioni calcistiche, oltre a un ambiente sempre più teso per chi ama questo sport.

Riflessioni sul futuro del tifo

Il giornalista conclude con una riflessione sull’importanza del tifo nella cultura calcistica. Sottolinea come la presenza degli ultrà, quando motivata da spirito di sostegno e passione, possa arricchire l’atmosfera degli stadi. Tuttavia, è fondamentale che vi sia una distinzione tra il supporto sano e le azioni violente. Chiariello chiede una visione più equilibrata e costruttiva da parte delle autorità, per garantire che il calcio rimanga un evento godibile per tutti.

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