Provvedimento del Tar del Piemonte sospende il divieto di accesso per i tifosi di Juventus-Napoli

Provvedimento del Tar del Piemonte sospende il divieto di accesso per i tifosi di Juventus-Napoli - Ilvaporetto.com

Un recente provvedimento del Tar del Piemonte ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza negli eventi sportivi. In particolare, la decisione di sospendere il divieto di ingresso per alcuni tifosi è stata annunciata dalla Prefettura prima della partita attesa tra Juventus e Napoli. Tale misura ha scatenato dibattiti sui criteri di applicazione di tali provvedimenti in contesti di alta tensione come quelli delle partite di calcio.

La comunicazione della Prefettura

Chiarimenti ufficiali

Nella giornata della partita, la Prefettura ha rilasciato un comunicato ufficiale in merito a una decisione del Tar del Piemonte. La nota specifica che il provvedimento cautelare è stato adottato “in assenza di contraddittorio”, sottolineando come la sospensione del divieto di accesso si applichi esclusivamente ai due ricorrenti individuati nel richiamo legale. Questo è un aspetto cruciale, in quanto implica che il provvedimento non è stato esteso a tutti i tifosi, ma si riserva a specifiche circostanze.

Impatto della decisione

Il fatto che il provvedimento sia stato definito “ad personam” suggerisce una gestione mirata e non necessariamente collegata a una politica generale di ammissione dei tifosi alle partite di calcio. Tale decisione si inserisce in un contesto in cui la sicurezza nelle manifestazioni sportive è frequentemente sottoposta a scrutinio. Nonostante il Tar abbia accolto la richiesta di sospensione, la Prefettura sottolinea che i provvedimenti di sicurezza rimangono vigenti e necessari per il buon andamento della manifestazione.

Dettagli sul ricorso accolto

Motivazioni del Tar

Analizzando la motivazione alla base del provvedimento del Tar, si evidenziano elementi significativi. Il tribunale ha tenuto in considerazione la “personalità professionale del genitore ricorrente” e il fatto che il ricorrente si trova in una situazione di isolamento con il figlio, fattore che ha influenzato la decisione. Questo aspetto è particolarmente degno di nota, poiché suggerisce un’interpretazione più umanitaria rispetto ai normali criteri di sicurezza.

Assenza di pericolo di disordini

In aggiunta, il Tar ha osservato che non esistono evidenti indizi che il ricorrente potesse costituire una minaccia per l’ordine pubblico. L’assenza di un “gruppo organizzato” potrebbe impedire l’insorgere di risse tra le tifoserie. I biglietti per la partita non sono cedibili a terzi, rendendo la situazione ancora più controllabile. Questi fattori hanno influenzato positivamente la decisione di sospendere il divieto.

Ripercussioni sulle dinamiche tra tifoserie

Una situazione complessa

La vicenda presenta risvolti che potrebbero avere effetti a lungo termine nella gestione dei tifosi e nella sicurezza durante le partite. La decisione del Tar ha acceso un dibattito tra le autorità e i club sui criteri di divieto di accesso e sulla legittimità delle misure restrittive. La questione del tifo violento continua a essere centrale nelle discussioni sulle politiche di sicurezza negli eventi sportivi.

Gestione futura degli ingressi

Le ripercussioni di questo provvedimento potrebbero portare a riforme nella gestione degli ingressi alle partite di calcio. Qualsiasi cambiamento potrebbe influire anche sulle politiche dei club, che dovranno scegliere se continuare con misure di sicurezza restrittive o se adottare approcci più flessibili, con un occhio rivolto al buon comportamento dei tifosi. L’attenzione dovrà essere concentrata sulla prevenzione di possibili conflitti, cercando di promuovere un ambiente sportivo sicuro e accogliente per tutti.

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