Putiferio a Somma Vesuviana: il Tar sospende la doppia convocazione del consiglio comunale

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La situazione politica a Somma Vesuviana si complica ulteriormente con la recente decisione del Tar che ha sospeso la doppia convocazione del consiglio comunale. La controversia ha suscitato un ampio dibattito e ha portato il consigliere comunale Giuseppe Sommese a chiedere esplicitamente le dimissioni del sindaco Di Sarno. Un episodio che mette in luce le tensioni interne e la questione della legalità nelle istituzioni locali.

La crisi del consiglio comunale: le accuse verso il sindaco

La denuncia di Giuseppe Sommese

Giuseppe Sommese, consigliere comunale, ha preso una posizione chiara riguardo alle recenti azioni del sindaco Di Sarno e della sua giunta. Secondo Sommese, il primo cittadino e la sua minoranza hanno dimostrato una grave mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e delle norme che regolano il funzionamento del consiglio. In un comunicato, ha sottolineato come la recente vicenda rappresenti un grave rischio per la tenuta democratica del Comune di Somma Vesuviana. L’assenza di rispetto per le leggi e le istituzioni appare come un segnale allarmante per la comunità locale.

L’intervento della segretaria comunale

La questione è emersa quando la segretaria comunale ha dichiarato la decadenza del presidente del consiglio Luigi Pappalardo. Questo atto ha aperto la strada a una serie di eventi in cui il sindaco Di Sarno e il consigliere Antonio Granato avrebbero tentato di minare le funzioni di Pappalardo, cercando di legittimare una convocazione del consiglio comunale senza le necessarie approvazioni. La situazione ha sollevato interrogativi sulla legalità di tali azioni e sulla volontà di salvaguardare l’alleanza politica che sostiene l’amministrazione, composta da Partito Democratico, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle.

La risposta delle autorità: prefettura e Tar

L’intervento della prefettura

Il comportamento del sindaco e del consigliere Granato non è passato inosservato. La Prefettura ha espresso la sua disapprovazione verso le manovre politiche in atto rendendo chiaro che certe azioni non possono essere tollerate. La reazione delle autorità sottolinea l’importanza di attenersi alle normative e di mantenere ordine e rispetto all’interno delle istituzioni locali. Si tratta di un richiamo a garantire la legalità e la trasparenza nell’amministrazione pubblica.

La sentenza del Tar

Ulteriore conferma della gravità della situazione è giunta dal Tar, che ha dichiarato illegittimi gli atti che sono seguiti alla dichiarazione di decadenza del presidente Pappalardo. Questa sentenza ha messo in difficoltà la minoranza che governa Somma Vesuviana, costringendola a rivedere le proprie azioni e a tornare sui propri passi. La decisione del tribunale rappresenta un importante passo verso il ripristino dell’ordine e della legalità, ma solleva anche interrogativi sull’adeguatezza dell’attuale amministrazione comunale nel gestire le questioni politiche.

Un futuro incerto: la richiesta di dimissioni e l’alternativa politica

Il clima da smobilitazione

Con il consiglio comunale che si riunirà a breve, il clima di smobilitazione è palpabile. Sommese ha suggerito che sarebbe utile se il sindaco Di Sarno decidesse di rassegnare le dimissioni, liberando la città da un’amministrazione che, secondo lui, sta mostrando il lato peggiorato della politica locale. Le manovre per mantenere il potere rappresentano una minaccia per il bene di Somma Vesuviana e dei suoi cittadini.

L’alternativa proposta da Sommese

In questo contesto di caos politico, Sommese si propone come un’alternativa seria, impegnandosi a riportare ordine e rigore nell’amministrazione comunale. L’obiettivo è quello di ristabilire un clima di normalità e di rispetto per le istituzioni locali. Con queste parole, il consigliere comunale intende rivolgersi ai cittadini, promettendo di lavorare per il benessere collettivo e per un’amministrazione che agisca nell’interesse della comunità. La strada per una gestione sana e trasparente delle istituzioni è lunga, ma l’intento di Sommese appare chiaro: difendere la legalità e restituire dignità alla politica locale.

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