Un nuovo capitolo nella ricerca tecnologica si apre con il progetto Qlass, un’iniziativa coordinata dal Politecnico di Milano. Questo programma ambizioso si propone di sviluppare un computer quantistico fotonico, capace di sfruttare le particolarità della meccanica quantistica attraverso i fotoni, le unità elementari della luce. Qlass ha ottenuto un sostegno significativo dall’Unione Europea, con un finanziamento di 6 milioni di euro nell’ambito del programma “Quantum Flagship”. La durata del progetto è fissata in tre anni e offre un’importante opportunità per il progresso della tecnologia quantistica.
La potenza dei computer quantistici
I computer quantistici rappresentano una frontiera innovativa nella scienza del calcolo. A differenza dei computer tradizionali, che operano su bit classici, i computer quantistici utilizzano qubit, che possono esistere in più stati contemporaneamente grazie ai principi della meccanica quantistica. Questo permette loro di risolvere calcoli complessi in tempi notevolmente ridotti. Per esempio, alcuni problemi che oggi richiederebbero milioni di anni su un supercomputer potrebbero essere completati in pochi minuti grazie a questa nuova architettura.
Tuttavia, la sfida resta quella di costruire computer quantistici che siano abbastanza grandi e precisi per affrontare problemi aventi rilevanza pratica nell’industria. Attualmente, il panorama globale della ricerca è caratterizzato da un’intensa competizione tra governi e grandi aziende tecnologiche, tutte impegnate a sviluppare dispositivi quantistici in grado di trarre vantaggio dalle peculiarità della meccanica quantistica. Nonostante i progressi già compiuti, la strada è ancora lunga.
Obiettivi e applicazioni del progetto
Il progetto Qlass non si limita al mero sviluppo di hardware quantistico; uno degli aspetti fondamentali sarà la creazione di nuovi algoritmi pensati per ottimizzare l’uso delle capacità del computer quantistico fotonico. Una delle principali applicazioni previste riguarda la progettazione di batterie al litio di straordinaria efficienza e capacità. Questi dispositivi non solo dovranno risultare più leggeri e compatti, ma dovranno anche garantire tempi di ricarica brevi e una lunga durata. La soluzione di tali problematiche è cruciale, poiché le batterie al litio vengono utilizzate in vari settori, che spaziano dai dispositivi mobili alle automobili elettriche.
Giulia Acconcia, coordinatrice del progetto, sottolinea come Qlass possa rivoluzionare il settore, contribuendo alla formazione di professionisti esperti in tecnologie quantistiche e creando componenti modulari che troveranno applicazione sia nella ricerca che nell’industria. La potenza di calcolo offerta da un computer quantistico fotonico potrà rivelarsi fondamentale per affrontare le sfide più complesse e sviluppare soluzioni innovative.
Il team e i partner del progetto
Il Politecnico di Milano non è solo alla guida del progetto Qlass, ma è anche parte di una rete più ampia che include partner di spicco a livello europeo. Tra questi vi sono il Centre National de la Recherche Scientifique, Ephos, Fondazione Politecnico di Milano, Pixel Photonics, Sapienza Università di Roma, Schott AG, Unitary Fund France e Université de Montpellier. Questo consorzio multiculturale e multidisciplinare unisce esperti provenienti dal mondo accademico e industriale, con l’obiettivo comune di spingere oltre i confini della tecnologia quantistica.
L’integrazione di diversi know-how rappresenta una risorsa preziosa, poiché permette di combinare competenze e risorse per sviluppare soluzioni pionieristiche. Man mano che il progetto Qlass avanza, il focus sull’innovazione e sulla collaborazione internazionale è destinato a produrre risultati che potrebbero influenzare profondamente non solo il mondo della tecnologia, ma anche l’industria e la vita quotidiana delle persone.