Quattordici anni dopo l’assassinio di Angelo Vassallo: la Campania ancora in crisi ambientale

Il 5 settembre 2009, la Campania ha vissuto un evento tragico che ha segnato la sua storia: l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo. Questo sindaco pescatore è rimasto impresso nella memoria collettiva per il suo impegno instancabile nella difesa dell’ambiente e delle bellezze naturali del Cilento. Tuttavia, dopo 14 anni da quella barbarie, il quadro ambientale della regione è rimasto fosco e preoccupante. La mancanza di progressi significativi nella salvaguardia del territorio è sottolineata dal recente report di Legambiente, intitolato “Mare Monstrum“, che denuncia un aumento dei reati ambientali.

L’aumento esponenziale dei reati ambientali in Campania

Nel panorama delle regioni italiane, la Campania sembra scontrarsi continuamente con una realtà allarmante. Nel 2023, la regione ha registrato oltre tremila reati ambientali, consolidandosi come il territorio con il più alto numero di ecoreati in Italia negli ultimi tre decenni. Le statistiche parlano chiaro: più di 30mila illeciti legati al ciclo del cemento e oltre 22.400 riguardanti la gestione dei rifiuti. Questi numeri, presentati da Legambiente, creano un quadro drammatico della situazione, in cui la criminalità ecologica si è radicata in modo preoccupante. Nonostante vi sia stata un incremento del 7% nelle denunce e negli arresti rispetto agli anni precedenti, i reati continuano a crescere.

Significativa è l’impennata delle violazioni al codice della navigazione, che ha visto un incremento del 314% rispetto all’anno passato. Questo dato allarmante rivela una crescente informalità e abuso nell’uso delle risorse marine. Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente, avverte che la lotta contro l’abusivismo edilizio è fondamentale e richiede una vigilanza costante. Tematiche sensitive come il rispetto delle norme e delle leggi vigenti, specialmente riguardo agli illeciti edilizi lungo le coste, sono sempre più minacciate da forze politiche pronte a promuovere sanatorie e condoni.

Le conseguenze della cattiva gestione delle risorse

L’aumento dei reati ambientali è solo il sintomo di una mala gestione delle risorse naturali in Campania. La regione soffre da tempo di inefficienze nei sistemi di fognature e depuratori, portando a scarichi illegali di liquami nei golfi di Napoli, Salerno e Cilento. Questi eventi non solo distruggono ecosistemi marini preziosi, ma compromettono anche un settore cruciale per l’economia locale: il turismo. La bellezza paesaggistica del Cilento è una risorsa fondamentale che, se non tutelata, rischia di scomparire.

In un contesto in cui il Censis segnala un crescente livello di consapevolezza ambientale tra le giovani generazioni, è fondamentale non abbassare la guardia. Le recenti catastrofi naturali, che vanno dai periodi di siccità alle alluvioni devastanti, sono un grido d’allerta per tutti coloro che dichiarano di difendere il pianeta. Tuttavia, la difficoltà persiste per quanti, a parole, si professano ecologisti ma agiscono in modo opposto, violando le regole fondamentali della sostenibilità.

L’importanza dell’educazione ambientale nella lotta contro il degrado

Affrontare i problemi ambientali della Campania è un compito complesso, ma non impossibile. L’educazione ambientale gioca un ruolo cruciale in questo processo. È fondamentale iniziare un percorso formativo nelle scuole, insegnando ai più giovani l’importanza di rispettare e proteggere l’ambiente che li circonda. La bellezza naturale della Campania deve essere tramandata alle future generazioni senza compromessi.

Il fenomeno dell’abusivismo e dello smaltimento illecito dei rifiuti rimane una delle sfide più grandi. Campania, tristemente nota per il suo triste primato nazionale in questo ambito, si trova a fronteggiare bande criminali dedite al traffico di rifiuti speciali tossici. Queste attività illegali danneggiano non solo l’ambiente, ma anche la salute umana, con conseguenze devastanti. Le falde acquifere inquinate e i prodotti agricoli contaminati sono il risultato di pratiche criminali che non mostrano segni di rallentamento.

La battaglia per un futuro sostenibile deve essere costante e affrontata con determinazione. Solo attraverso un impegno collettivo si potrà sperare di proteggere il patrimonio ambientale della Campania, onorando nel migliore dei modi la memoria di figure come Angelo Vassallo.

Published by
Valerio Bottini