La Campania ha registrato un significativo miglioramento nella raccolta differenziata di carta e cartone nel 2023, evidenziando una crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente. Nonostante questo avanzamento, rimangono sfide da affrontare, in particolare per raggiungere le medie regionali del Sud Italia e quelle nazionali. I dati presentati da Comieco, la società responsabile della raccolta, offrono uno spaccato interessante della situazione attuale, chiarendo le aree di forza e quelle di debolezza in questa importante pratica di sostenibilità.
Nel 2023, la Campania ha totalizzato 230mila tonnellate di carta e cartone raccolti, dimostrando un progresso rispetto al 2022. Quest’aumento del 4,5% rappresenta un passo positivo verso l’implementazione di politiche ambientali più sostenibili. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che questo risultato è ancora lontano dalle medie registrate in altre regioni meridionali, dove la raccolta si attesta a circa 49,6 chili per abitante. La Campania, infatti, riesce a raccogliere soltanto 41,8 chili procapite, rendendo evidente che ci sia un margine di miglioramento importante.
Questa situazione evidenzia la necessità di strategie più efficaci per sensibilizzare la popolazione all’importanza della raccolta differenziata. Le campagne educative e di informazione potrebbero risultare fondamentali nel promuovere abitudini di consumo più sostenibili e nel migliorare i risultati della differenziazione dei rifiuti. Le politiche pubbliche devono essere orientate verso incentivi e sostegni concreti alle iniziative di riciclo.
Un’analisi più dettagliata mostra come il territorio metropolitano di Napoli si distingua come il fulcro della raccolta differenziata in Campania. La provincia di Napoli ha raccolto ben 130mila tonnellate di carta e cartone, con una media di 45 chili per abitante, rappresentando un incremento dell’8,5% rispetto al 2022. Questo successo è il risultato di un’efficace mobilitazione di risorse e di campagne di sensibilizzazione che hanno coinvolto le comunità locali, incoraggiando un migliore smaltimento dei materiali riciclabili.
Altre province, come Caserta, Salerno, Benevento e Avellino, presentano quantitativi di raccolta differenti. Caserta, ad esempio, ha raggiunto una raccolta di 36mila tonnellate, pari a 40 chili per abitante. Salerno si attesta a 39,6 chili per abitante, mentre Benevento e Avellino chiudono il quadro con 35,8 e 33,7 chili rispettivamente. È evidente che, mentre Napoli mostra un esempio positivo, le altre province devono intensificare i loro sforzi per migliorare le pratiche di raccolta differenziata.
Quando si confrontano i dati di raccolta della Campania con quelli nazionali, il divario diventa ancora più evidente. La media nazionale, infatti, si attesta a 64 chili di carta e cartone per abitante, quasi il doppio rispetto ad alcune province campane come Avellino e Benevento, dove le medie sono significativamente inferiori. Questo scarto indica non solo inefficienze nella raccolta, ma anche la necessità di implementare strategie più incisive per migliorare i risultati di riciclo.
Le differenze possono dipendere da molteplici fattori, inclusi l’urbanizzazione, l’infrastruttura di raccolta e il livello di consapevolezza ambientale tra i cittadini. Le province con una maggiore densità abitativa, come Napoli, potrebbero beneficiare di una rete di raccolta più efficace e di una maggiore attenzione alla raccolta dei materiali riciclabili, mentre le province più rurali potrebbero necessitare di un approccio diverso per incentivare la raccolta differenziata.
Il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle organizzazioni non governative e delle scuole è fondamentale per creare una cultura della sostenibilità che possa permeare tutti i settori della società. Solo attraverso un impegno collettivo si potrà colmare il divario attuale e avvicinarsi alle medie nazionali e di altre regioni con pratiche di raccolta differenziata più consolidate.