Rade Krunic riflette sulla sua partenza dal Milan alla vigilia di Milan-Stella Rossa

La tensione cresce in vista del sesto incontro del Milan nella fase a gironi della Champions League, dove i rossoneri affronteranno la Stella Rossa. In questo contesto, Rade Krunic, centrocampista bosniaco in forza al club milanese fino a gennaio 2024, ha condiviso i suoi pensieri riguardo al suo recente addio dal Milan. Le sue dichiarazioni rivelano non solo il legame profondo che ha avuto con la squadra, ma anche il disorientamento seguito ai cambiamenti ai vertici dirigenziali.

Il legame con il Milan e i punti di riferimento

Rade Krunic ha indossato la maglia del Milan dal 2019, e durante questi anni ha vissuto momenti sia esaltanti che difficili. Intervenendo ai microfoni di Sky, ha messo in evidenza l’importanza dei riferimenti che lo hanno accompagnato nel suo percorso. “Avevo tanti punti di riferimenti, come Pioli,” ha dichiarato, indicando il ruolo fondamentale del tecnico nella sua carriera rossonera. Pioli ha dimostrato di sapere gestire le situazioni con saggezza, creando un ambiente di lavoro favorevole e stimolante. Tuttavia, la difficile situazione venutasi a creare dopo l’uscita di figure di spicco come Paolo Maldini e Ricky Massara ha segnato una fase di instabilità per Krunic.

La partenza di Zlatan Ibrahimovic, un’altra guida carismatica all’interno dello spogliatoio, ha ulteriormente aumentato il disagio del centrocampista. “Da quando sono andati via Maldini e Massara, ma anche Zlatan, ho perso tanti punti di riferimento,” ha affermato, evidenziando come tali cambiamenti abbiano influito sul suo morale. La mancanza di figure storiche e rispettate ha alterato il clima all’interno della squadra e ha portato Krunic a sentirsi meno valorizzato dai nuovi dirigenti.

La decisione di lasciare e le sue motivazioni

La scelta di separarsi dal Milan non è stata semplice per Rade Krunic, che ha sempre considerato il club una delle migliori realtà del calcio mondiale. “Non mi sentivo al massimo e non mi sentivo apprezzato dai nuovi dirigenti come prima,” ha spiegato. La sua decisione è maturata sulla base di una riflessione profonda e lucida, dettata dalla necessità di trovare un ambiente dove sentirsi più apprezzato e integrato.

Questa fase di insoddisfazione lo ha costretto a confrontarsi con il proprio futuro e con quello della sua carriera. “La mia scelta non è stata facile,” ha continuato Krunic, ribadendo che, nonostante il legame emotivo con il Milan, era giunto il momento di intraprendere una nuova avventura. La consapevolezza di operare in uno dei club più prestigiosi al mondo ha amplificato il peso della decisione, rendendola ancora più significativa.

Il futuro e le sfide che attendono il Milan

Mentre Rade Krunic si prepara a una nuova fase della sua carriera, il Milan si trova ad affrontare una stagione ricca di sfide. L’incontro di Champions League contro la Stella Rossa rappresenta ormai una tappa cruciale per i rossoneri, che cercano di consolidare la propria posizione e di continuare il percorso verso la fase successiva del torneo. La squadra, allenata da Stefano Pioli, è determinata a dimostrare il proprio valore, nonostante le recenti difficoltà.

La riflessione di Krunic è un promemoria del fatto che il calcio è fatto non solo di abilità tecniche, ma anche di relazioni umane e di interazioni. Ogni cambiamento all’interno di uno spogliatoio può influenzare il rendimento di una squadra, rendendo fondamentale la figura di ciascun elemento nella costruzione di una stagione vincente. Mentre l’attenzione è rivolta al match, i tifosi del Milan sperano che la squadra possa superare queste difficoltà e riportare il club verso i successi di un tempo.

Published by
Valerio Bottini