Un episodio inquietante ha coinvolto il calciatore David Neres, recentemente trasferitosi al Napoli, vittima di una rapina che ha suscitato grande attenzione mediatica. Tre malviventi, tutti membri della nota “Banda del Rione Lauro”, sono stati arrestati dai Carabinieri dopo un’indagine condotta con metodi sofisticati, tra cui l’utilizzo di microspie. Questo avvenimento ha messo in luce non solo la pericolosità della banda, ma anche l’inaudita audacia dei suoi membri.
Le modalità della rapina
Secondo quanto riportato da Rai News, la rapina a David Neres è avvenuta con una precisione che ha sorpreso gli inquirenti. I tre rapinatori, esperti in questo genere di colpi, hanno agito poco dopo la firma del contratto del calciatore con il Napoli, un momento che ha attirato l’attenzione della banda. Grazie ai social e ai media, avevano potuto monitorare il valore dell’orologio di lusso indossato da Neres, un accessorio stimato oltre i centomila euro.
L’operazione, orchestrata nei minimi dettagli, ha visto i rapinatori avvicinarsi a Neres in un momento di vulnerabilità. Dopo aver portato a termine il colpo, la loro gioia è stata registrata dalle microspie, dove commentavano il bottino, esultando per aver “preso” un orologio dal valore esorbitante. Era il passo decisivo di una strategia criminale già collaudata su altre vittime.
L’indagine e gli arresti
Le indagini sono state rapide e meticolose, grazie all’uso di tecnologie avanzate e alla determinazione degli agenti investigativi. Le microspie hanno permesso di raccogliere prove contro i tre uomini, noti nella zona come Gianluca Cuomo, Giuseppe Vitale e Giuseppe Vecchione, tutti con precedenti penali e tra i 24 e i 34 anni.
Dopo il colpo, i rapinatori hanno tentato di nascondere le prove, disfandosi rapidamente di vestiti, caschi e scarpe, gettandoli in un camion di raccolta rifiuti. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza hanno immortalato il loro ritorno in zona, mostrando come, evidentemente avendo fatto un pasticcio, due di loro indossassero solo calzini, un particolare che ha sollevato ulteriori sospetti da parte degli investigatori.
Profilo della Banda del Rione Lauro
I membri della Banda del Rione Lauro non sono nuovi a questo tipo di attività criminali. Gli arrestati sono descritti come esperti malviventi, già coinvolti in altri colpi audaci. Tra le loro bravate, uno di loro ha persino vantato, in una conversazione intercettata, il colpo a un altro calciatore del Napoli, Zuniga, avvenuto nel 2014.
Questo contesto criminale, unito all’interesse per gli sportivi, sembra aver spinto la banda a commettere crimini sempre più sfacciati. L’approccio violento e l’assenza di timore rispetto alle conseguenze legali suggeriscono una preoccupante mancanza di scrupoli e una pianificazione studiata, segno di una struttura organizzativa che, purtroppo, si distingue nella delinquenza napoletana.
La rapina a David Neres rappresenta non solo un’azione criminale, ma anche il riflesso di una realtà che preoccupa le istituzioni e la cittadinanza, in cerca di maggiore sicurezza e giustizia.