Il calciatore brasiliano David Neres ha vissuto un’esperienza traumatica dopo il match Napoli-Parma, risultando vittima di una rapina armata. L’incidente ha sollevato interrogativi sull’adeguatezza delle misure di sicurezza per i calciatori, spingendo le autorità locali a considerare nuove iniziative di protezione per gli sportivi di alto profilo. Questo episodio evidenzia le preoccupazioni legate alla sicurezza pubblica e le difficoltà nel garantire la protezione di figure esposte come quelle dei calciatori.
L’incidente si è verificato subito dopo il termine della partita, quando David Neres, insieme alla moglie e alla figlia, si trovava all’interno di un veicolo. Due malviventi, approfittando del caos generato dalla folla nel post-partita, hanno infranto il vetro della vettura. Armati di pistola, hanno intimato al calciatore di consegnare un orologio di lusso, dal valore di circa 100.000 euro. Nonostante il grave episodio, fortunatamente Neres non ha riportato conseguenze fisiche, ma ha manifestato visibilmente il suo spavento, chiedendo assistenza per tornare al proprio albergo.
Dopo l’accaduto, il giocatore ha subito sporto denuncia presso le forze dell’ordine, fornendo una descrizione dettagliata degli eventi. Le indagini sono attualmente in corso, con le forze di polizia che si stanno avvalendo delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di identificare i colpevoli dell’aggressione. I rapinatori sembrano aver agito con una pianificazione precisa, avendo informazioni sulla presenza di Neres a bordo del veicolo e sul valore dell’orologio in suo possesso. Questo ha sollevato il sospetto di una possibile “talpa” all’interno dell’albergo o tra gli addetti ai lavori nel settore.
L’incidente di Neres non è un caso isolato, poiché la sicurezza intorno allo stadio Maradona, specie al termine delle partite, è spesso messa a dura prova dal gran numero di tifosi e dalle operazioni di transennamento. Questo ingorgo genera un ambiente caotico, facilitando l’impossibilità di garantire la protezione necessaria ai giocatori e ai membri dello staff. Il veicolo con a bordo Neres è rimasto intrappolato nel traffico creato dalla folla e dalle misure di sicurezza attuate dalle forze dell’ordine, rendendolo un obiettivo facile per i delinquenti.
Dopo la rapina a David Neres, il prefetto Michele Di Bari ha espresso il suo disappunto riguardo alla sicurezza pubblica in occasione di eventi sportivi. Ha rassicurato la comunità che l’accaduto verrà analizzato durante la prossima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, fissata per giovedì prossimo. Durante questo incontro, sarà rivista l’efficacia delle attuali misure di protezione e discusse nuove iniziative dedicate a garantire una maggiore sicurezza in futuro per i calciatori e lo staff.
Il Napoli, da parte sua, ha già attuato misure di protezione per i membri della dirigenza, e ora sta valutando di estendere tali misure anche ai calciatori. L’aumento della criminalità intorno a personalità pubbliche come gli sportivi pone una seria questione sulla necessità di assicurare un adeguato livello di sicurezza durante e dopo le partite. Le soluzioni potrebbero variare da un incremento della presenza di sicurezza armata alle migliori pratiche per l’uscita e l’ingresso dei giocatori dagli stadi.
Questo episodio ha messo in luce l’urgenza di un approccio rinnovato e più rigoroso per la sicurezza, specialmente in un contesto dove i protagonisti dello sport possono essere facilmente esposti a situazioni pericolose. Le autorità, le società sportive e la comunità devono lavorare insieme per garantire un ambiente più sicuro per tutti.