Un colpo audace ha colpito una gioielleria a Casoria, in provincia di Napoli, mercoledì 11 settembre. Due donne, apparentemente clienti, hanno orchestrato il piano per permettere ai loro complici di derubare il negozio. Le forze dell’ordine sono ora impegnate nella cattura dei fuggitivi, che hanno rubato circa 250mila euro in gioielli e contanti.
La dinamica della rapina
Entrata furtiva nel negozio
Tutto è iniziato con l’ingresso di due donne nella gioielleria situata in via Alcide De Gasperi. Inizialmente, apparivano come due comuni clienti, interessate ad acquistare un gioiello per un’occasione speciale. Secondo quanto ricostruito da fonti investigative, la rete di inganni ha preso forma quando una delle due ha chiesto al dipendente di sbloccare il meccanismo di sicurezza della porta, sotto la falsa pretesa di dover controllare l’auto parcheggiata.
L’arrivo dei rapinatori
Non appena il dipendente ha acconsentito, le porte si sono spalancate e i due complici, entrati poco dopo, hanno iniziato la loro azione criminale. Armati, uno di loro con una pistola e l’altro con una mitraglietta Uzi, hanno minacciato immediatamente il personale e i clienti presenti nel negozio. Si sono diretti alle vetrine, infrangendole per raccogliere quanti più gioielli possibile. Il caos ha preso immediatamente piede, mentre una delle donne impassibile rimaneva seduta, quasi a vigilare la situazione.
Le conseguenze per le complici
L’arresto delle autrici del piano
Al termine della rapina, le due donne hanno cercato di allontanarsi, ma sono state fermate dai carabinieri, giunti sul posto immediatamente dopo l’accaduto. Dopo aver ascoltato il racconto del dipendente, le forze dell’ordine hanno esaminato le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e hanno subito messo in relazione le due donne con l’azione criminale.
Identificate per nome, una delle donne ha 26 anni ed è già nota alle forze dell’ordine per precedenti reati, mentre l’altra, di 46 anni, è incensurata. Entrambe sono state accusate di concorso in rapina aggravata e, di conseguenza, sono state accompagnate in carcere.
La cattura dei rapinatori
Con il bottino in mano, i rapinatori sono riusciti a fuggire senza essere identificati, complicando ulteriormente le indagini. Il team investigativo dei carabinieri continua la ricerca di questi uomini, cercando di rintracciare la loro identità tramite fotografie e testimonianze raccolte. Si cerca di comprendere se possano essere legati ad altri crimini nella regione, mentre le autorità lavorano per recuperare il bottino sottratto e arrestare i complici.
L’intervento delle forze dell’ordine
Risposta immediata e indagini in corso
La risposta dei carabinieri è stata rapida e coordinata, segnando un’importante operazione di sicurezza da parte delle forze dell’ordine nella zona. Le indagini continueranno, con la raccolta di ulteriori prove e interviste a testimoni e vicini di casa, nella speranza di ottenere maggiori informazioni sui rapinatori.
Incoraggiando la comunità a segnalare qualsiasi informazione utile, i carabinieri stanno cercando disperatamente di mettere un fermo a questa violenza. La rapina in gioielleria è solo l’ultima di una serie di crimini che hanno destato preoccupazione nella cittadinanza, spingendo la polizia locale ad aumentare le pattuglie nella zona.
Questo evento rimane un forte monito sulla necessità di sicurezza e precauzione in luoghi pubblici e piccole imprese, poiché i crimini di questo tipo mettono in evidenza l’importanza della vigilanza e dell’attenzione.