Razzismo nel calcio femminile: quattro giocatrici del River Plate arrestate in Brasile

Il razzismo ha colpito anche il calcio femminile in Brasile, portando a un grave episodio durante il torneo Brasil Lady’s Cup a San Paolo. Un incontro tra le uruguaiane del Grêmio di Porto Alegre e le argentine del River Plate è diventato il palcoscenico di comportamenti inaccettabili. Quattro giocatrici del River sono state arrestate dopo l’incontro, accusate di ingiurie razziali e comportamenti antisportivi. Gli sviluppi della situazione non solo hanno scosso l’ambiente calcistico, ma hanno aperto dibattiti sulla disciplina e sulla cultura sportiva nel mondo del pallone.

L’incidente durante la partita

La partita, disputata venerdì, ha visto il River Plate prendere il vantaggio iniziale con una rete al terzo minuto, grazie a Julieta Romero. Le brasiliane del Grêmio hanno pareggiato poco dopo con un gol di Maria, ma la situazione è degenerata rapidamente. Un’immediata escalation di tensione ha coinvolto le giocatrici in un’accesa rissa sul campo. Le prime accuse sono arrivate quando Candela Díaz, giocatrice del River, è stata vista imitare una scimmia nei confronti di un raccattapalle. Questo gesto ha suscitato una forte reazione da parte delle avversarie, scatenando ulteriori tensioni tra le due squadre.

A seguito dell’alterco, sei giocatrici del River sono state espulse, portando la squadra a giocare in inferiorità numerica. Il risultato finale dell’incontro, che era sul pari 1-1, è stato poi attribuito come vittoria per il Grêmio, a causa delle numerose espulsioni e delle violazioni delle norme di gioco. La partita si è conclusa anticipatamente, dopo soli 35 minuti, invece dei canonici 90.

L’arresto delle giocatrici

Il giorno seguente all’incidente, le quattro giocatrici coinvolte – Candela Díaz, Camila Duarte, Juana Cangaro e Milagros Díaz – sono state portate in una stazione di polizia per rispondere delle accuse in loro carico. La custodia cautelare è stata confermata da un giudice, mantenendole in carcere mentre la questione veniva vagliata dalle autorità competenti. Questo sviluppo ha portato a un’ulteriore inquietudine per tutte le protagoniste coinvolte, che hanno dichiarato di sentirsi spaventate dalle conseguenze legali del loro comportamento e dalla reazione della comunità sportiva.

L’incidente ha sollevato interrogativi sull’atmosfera dentro e fuori dal campo, nonché sulla cultura che circonda il calcio femminile, in un contesto spesso considerato più tollerante rispetto ai comportamenti grezzi riscontrati nel calcio maschile. Le autorità calcistiche e i sostenitori sportivi stanno seguendo con attenzione gli sviluppi, poiché la questione del razzismo continua a essere un tema centrale nel panorama calcistico internazionale.

La risposta del River Plate e il futuro delle giocatrici

Il club del River Plate ha rapidamente preso posizione, condannando gli atti razzisti attraverso un comunicato ufficiale sui propri canali social. Il club ha promesso di adottare misure disciplinari nei confronti delle proprie giocatrici, sottolineando la propria volontà di combattere l’intolleranza e il razzismo sia in campo che fuori. Nel frattempo, i legali delle atlete hanno iniziato le procedure per fare richiesta di scarceraizone, insistendo sulla necessità di un trattamento equo e di una giusta difesa.

Mentre il Grêmio si prepara a disputare la finale del torneo contro il Bahia, il caso delle giocatrici del River rimane all’attenzione dei media e della fedele audience del calcio. L’auspicio è che una maggiore consapevolezza del tema possa aiutare a evitare futuri incidenti e a promuovere un ambiente più rispettoso e inclusivo nel calcio femminile, ponendo fine a pratiche razziste e comportamenti antisportivi.

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Valerio Bottini