Il mercato delle assicurazioni auto in Italia continua a registrare incrementi notevoli, con Napoli che si conferma la provincia italiana con il costo più elevato per la polizza Rc auto. Secondo l’ultima indagine dell’Ivass, l’ente di vigilanza sulle assicurazioni, il prezzo medio della Rc auto ha raggiunto i 403 euro nel mese di giugnoi, evidenziando un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Questo aumento ha suscitato preoccupazioni tra i consumatori e le associazioni di tutela, che denunciano il fortissimo impatto economico sui cittadini.
L’andamento dei prezzi dell’Rc auto
Il contesto attuale
L’aumento dei premi per l’assicurazione auto è diventato un tema di discussione prevalente nel panorama economico italiano. La rilevazione fattiva dell’Ivass indica che le tariffe delle polizze Rc auto sono soggette a fluttuazioni che mostrano differenze sostanziali tra le varie province italiane. I dati di aprile e maggio hanno già mostrato un rincaro significativo, con aumenti complessivi del 7,9% e 6,8% rispettivamente. La tendenza sembra essere in crescita, portando a percepire investimenti sempre più gravosi per i proprietari di veicoli.
Le differenze regionali
In questo contesto, Napoli emerge come il punto critico, costringendo i cittadini a dover far fronte a spese più elevate rispetto ad altre province. La differenza tra Napoli e Aosta è di ben 264 euro, cifra che è aumentata del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, evidenziando una differenza marcata fra il costo dell’assicurazione nel sud e nel nord del Paese. Anche in altre province, come Roma, i tassi hanno visto un incremento significativo , contribuendo a rendere il panorama assicurativo italiano sempre più complesso. Per gli assicurati in classi di merito più elevate, il rincaro medio è pari al 9,6%, rendendo la situazione ancora più allarmante.
Le reazioni delle associazioni dei consumatori
La posizione del Codacons
Le associazioni dei consumatori, come il Codacons, non hanno tardato a esprimere il proprio sgomento di fronte a questi aumenti, parlando di una “stangata” complessiva da 1,65 miliardi di euro. Le stime sotto questo aspetto sono scioccanti: solo negli ultimi due anni, le tariffe Rc auto hanno rivelato un rincaro totale del 14,1%, che equivale a un passaggio da una media di 353 euro nel gennaio 2022, ai 403 euro odierni. Questo aumento ha sollevato interrogativi sull’equità e la giustificazione di tali incrementi, che gli alleati dei consumatori giudicano non solamente ingiustificati, ma anche immotivati, condannando la mancanza di trasparenza nel settore.
La posizione dell’UNC
Anche l’Unione Nazionale Consumatori ha finalmente fatto sentire la propria voce, evidenziando un contesto di stallo e regressione per gli utenti. Il presidente dell’UNC, Massimiliano Dona, ha messo in evidenza come i valori attuali non fossero stati raggiunti dal giugno 2019, quando i costi della Rc auto erano pari a 406 euro. Questa crescita repentina rappresenta non solo un onere economico per i cittadini, ma riflette anche uno scenario di stagnazione e, in definitiva, una mancanza di fiducia nel mercato delle assicurazioni auto. La questione attuale appare destinata a rimanere nell’agenda politica e sociale, invocando una necessaria attenzione per garantire maggiori tutele ai consumatori.