“Re-Velation”: La mostra fotografica di Carla Iacono al Museo del Centro Caprense di Capri dal 5 agosto al 28 settembre

La mostra “Re-Velation”, curata da Marina Guida, è stata inaugurata il 5 agosto presso il Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio di Capri. Questo progetto espositivo, realizzato in collaborazione con Visionquest 4 Rosso di Genova, si propone di esplorare le ambiguità e i significati dell’hijab, simbolo carico di valenze culturali e sociali. Promossa dal Museo e patrocinata dalla Città di Capri e dal Comune di Anacapri, l’esposizione rimarrà aperta fino al 28 settembre e rappresenta una riflessione profonda su un tema attuale e spesso controverso.

Un viaggio attraverso l’hijab: simbolico e culturale

Il valore dell’hijab nella fotografia di Carla Iacono

La mostra “Re-Velation” si concentra sul valore simbolico dell’hijab, il velo che incornicia il volto delle donne islamiche, rivelando solo i capelli. Carla Iacono utilizza questa icona per creare una connessione emotiva tra Oriente e Occidente, attraverso immagini che racchiudono ricchi significati culturali. Nelle sue opere, l’hijab diventa un mezzo di contaminazione simbolica, riflettendo la complessità delle identità contemporanee.

La curatrice Marina Guida ha articolato il progetto in diverse fasi, dove l’elemento autobiografico gioca un ruolo centrale. La figlia dell’artista, protagonista dei ritratti, viene utilizzata per spostare l’attenzione dall’origine etnica e culturale, favorendo una riflessione di carattere universale sulla polisemia di questo simbolo. Le sue composizioni evocano i ritratti fiamminghi del Seicento, in cui la luce laterale esalta i lineamenti e i dettagli dei veli, creando un dialogo visivo tra luce e oscurità, presenza e assenza.

Il velo: uno strumento di dialogo e di contrasto

In un periodo in cui il velo suscita dibattiti accesi, la mostra “Re-Velation” si presenta come un invito a riflettere sulle contraddizioni di questo antico simbolo. L’hijab, infatti, può essere visto come un segno di protezione, nascondimento o rivendicazione identitaria, a seconda del contesto. La pluralità di significati attribuiti al velo rende la sua definizione complessa, evidenziando le differenze tra chi lo indossa e chi lo osserva.

L’arte di Iacono non si limita a rappresentare il velo, ma stimola un dialogo sulla libertà di espressione e sul diritto di scegliere come indossarlo. In Europa, molte donne musulmane lottano per il riconoscimento dei loro diritti e delle loro libertà religiose, mostrando come il velo possa assurgere a simbolo di libertà culturale e identitaria.

Il velo tra riti di passaggio e simbolismo culturale

L’hijab come simbolo di transizione

Un altro aspetto centrale della mostra riguarda l’hijab in relazione ai riti di passaggio. In molte culture, compresi i rituali islamici, il velo rappresenta il passaggio dall’infanzia alla pubertà, trasformandosi in un simbolo di rispetto e protezione nei confronti delle donne. Carla Iacono pone l’accento su questo significato, creando una narrazione che attraversa epoche, culture e pratiche religiose.

L’hijab, quando utilizzato, è associato a eventi significativi come matrimoni, lutti o stati monacali, fungendo da simbolo di iniziatico. L’artista mette in luce come queste tradizioni continuino a perpetuarsi nel tempo, soggette a reinterpretazioni e rielaborazioni culturali. Questa analisi mette in luce il potere evocativo del velo, che è indossato da figure femminili diverse, dalle nobildonne alle spose, fino alle suore.

Le tensioni sociali e culturali attorno al velo

La mostra esamina anche le tensioni sociali e culturali che il velo risveglia. La complessità di questo simbolo è amplificata nelle discussioni pubbliche sulle questioni di laicità e uguaglianza, dove l’hijab è spesso visto come un attacco ai principi di libertà di culto. Tuttavia, è importante riconoscere che le donne lo indossano per motivi differenti e che, per molte di esse, rappresenta un legame profondo con la loro cultura di origine.

Il confronto di diverse interpretazioni solleva interrogativi cruciali per una società moderna e pluralista, come la necessità di restituire ai simboli tradizionali il loro valore originale. È imprescindibile che l’utilizzo del velo rimanga una scelta libera, senza imposizioni, permettendo una reale espressione di identità e appartenenza.

La mostra “Re-Velation” rimarrà aperta al pubblico fino al 28 settembre, dal martedì al sabato, dalle ore 11 alle 16, portando i visitatori a esplorare un tema complesso e profondamente attuale attraverso l’arte fotografica di Carla Iacono.

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Redazione