Oggi è una data importante per i fan di Remo Anzovino, il noto pianista e compositore italiano. Viene pubblicato ‘Istanbul’, un brano che anticipa l’uscita dell’album “Atelier”, prevista per il 24 gennaio. Questo nuovo singolo arriva dopo il primo inedito ‘Chaplin’, rivelando il continuo impegno e la creatività dell’artista. Sotto l’etichetta Decca Italy e con distribuzione da parte di Universal Music Italia, Anzovino non solo rompe i confini musicali con il suo stile, ma si prepara anche a un tour che toccherà le principali città italiane.
Il titolo ‘Istanbul’ evoca immediatamente l’immagine di una città che rappresenta da secoli un punto di incontro tra culture diverse. Anche il nuovo brano di Anzovino si fa portavoce di questo concetto, fondendo vari stili musicali e celebrando il dialogo tra le diverse tradizioni sonore. Nell’intento dell’artista, il pianoforte diventa il mezzo attraverso il quale si esprimono le influenze globali, senza limitarsi a un solo genere. “Volevo da tempo usare la mia voce come puro suono da fondere al pianoforte, senza alcun testo,” sostiene Anzovino, mostrando così l’intenzione di superare le barriere e di comunicare attraverso le emozioni più che tramite le parole.
Il brano, arricchito da una performance live ipnotica, abbandona le convenzioni del linguaggio scritto per immergere l’ascoltatore in un’atmosfera che ricorda i minareti e le storie di una cultura millenaria. La voce si intreccia con il pianoforte, creando un vero e proprio arazzo sonoro che trasporta l’ascoltatore attraverso le note e le risonanze di un viaggio ideale per il mondo. Con una guida che attinge al ritmo e al groove, Anzovino riesce a rispondere a quest’idea di fusion ancora una volta.
‘Istanbul’ non è un brano nuovo nel repertorio di Anzovino; esiste già una versione che faceva parte dell’album “Nocturne”, pubblicato nel 2017. Tuttavia, la rivisitazione contenuta in “Atelier” è caratterizzata da un’impronta fortemente performativa. Qui, la sperimentazione musicale è accentuata da un uso creativo del corpo come strumento ritmico, arricchendo il tessuto sonoro con elementi di percussionisti.
Con questo nuovo arrangiamento, Anzovino intende catapultare l’ascoltatore in un’esperienza immersiva, caratterizzata da una fusione di sonorità che evocano un senso di mistero e bellezza. Gli arabeschi vocali e le melodie strumentali si rincorrono, offrendo nuova vita a un brano già affermato nel panorama musicale. L’artista riesce a catturare l’essenza della cultura turca mescolandola con il suo linguaggio unico, creando un’atmosfera capace di far vibrare le anime di chi ascolta.
L’uscita di ‘Istanbul’ segna anche un momento significativo per Remo Anzovino, poiché l’album “Atelier” celebra il suo ventennale percorso artistico. In questo progetto, insieme all’inedito ‘Chaplin’, possiamo ascoltare venti tra i brani più significativi dell’artista, riarrangiati per pianoforte solo. Le registrazioni sono state realizzate in due serate memorabili nello studio del celebre artista Giorgio Celiberti, un ulteriore richiamo all’importanza dell’arte in tutte le sue forme, che ha sempre caratterizzato il lavoro di Anzovino.
Noto per la sua versatilità, Anzovino ha firmato colonne sonore di grande successo, confermandosi uno dei principali protagonisti della musica classica contemporanea in Italia. Con ventuno album all’attivo e oltre trenta milioni di streaming, il pianista continua a evolversi, mantenendo la sua capacità di attirare l’attenzione del pubblico verso le sue composizioni.
Per promuovere “Atelier”, Anzovino ha pianificato un instore tour che lo porterà in diverse città italiane. Le date sono già fissate: il 24 e 25 gennaio si presenterà presso l’Atelier Celiberti di Udine; il 28 gennaio sarà all’Auditorium Concordia di Pordenone; il 30 gennaio si sposterà a Verona, presso la Feltrinelli di Via Quattro Spade; il 3 febbraio sarà a Milano, alla Feltrinelli P.zza Piemonte, e il 4 febbraio a Firenze, in P.zza della Repubblica. Infine, conclusione del tour a Roma e Napoli il 5 e il 7 febbraio nelle rispettive Feltrinelli. Ogni concerto rappresenta non solo un momento di ascolto, ma un’occasione per immergersi nell’universo artistico di Remo Anzovino.