Rete internazionale svelata: sequestrati dispositivi biomedici contraffatti e pericolosi

Una nuova inchiesta sta facendo rumore nel settore delle biotecnologie, rivelando una rete criminale volta alla contraffazione di dispositivi medici. Questa operazione ha preso avvio da Torino, città che ha visto lo sviluppo di una tecnologia innovativa utilizzata non solo per uso civile, ma anche per necessità militari. Al centro di tutto c’è la denuncia da parte di Human Brain Wave , un’azienda italiana che ha visto violati i propri diritti di brevetto, portando a gravi ripercussioni per la salute pubblica.

Dettagli dell’inchiesta avviata a Torino

La vicenda ha inizio nel 2021, quando HBW ha denunciato un grave episodio di sfruttamento improprio di una delle sue invenzioni chiave, il “Sistema Rigenera”. Questa tecnologia è in grado di riparare organi e tessuti danneggiati utilizzando cellule staminali. La notizia è giunta all’azienda che una società turca stava commercializzando un prodotto similare, un disgregatore di tessuti chiamato Medicons-P, il quale imitava il dispositivo di HBW, sia per nome che per funzioni.

La situazione è peggiorata quando è venuto alla luce il coinvolgimento di una rete transnazionale che ha permesso la produzione e distribuzione di questi dispositivi in diversi paesi, incluso un mercato delicato come la Russia. I macchinari adottati per la produzione provenivano da CTSV, una società guidata da Armando Roggero, ex socio di HBW. L’azienda irlandese ha avuto il compito di diffondere il prodotto contraffatto, creando così una rete di distribuzione che ha allargato il raggio d’azione di questi dispositivi pericolosi.

Il sequestro dei dispositivi contro la salute pubblica

A seguito di un’accurata indagine condotta dalla Guardia di Finanza su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari, è scattato il sequestro di centinaia di dispositivi inendenti a imitare i prodotti firmati HBW. A dicembre, durante i controlli, sono stati rinvenuti dispositivi privi di certificazioni necessarie per la commercializzazione e per l’uso medico. Tra i dispositivi sequestrati vi sono dispositivi disgregatori di tessuti con nomi come “Medimachine”, “Medigraft” e “Medicons”. Tutti i documenti commerciali e tecnici riguardanti la produzione e distribuzione sono stati confiscati insieme ai macchinari utilizzati nella loro realizzazione.

Le autorità hanno agito spinti dalla necessità di tutelare la salute pubblica. Gli investigatori hanno sottolineato che i prodotti contraffatti violano non solo i diritti d’autore, ma anche mettono in serio pericolo la vita dei pazienti e della popolazione, data la loro origine dubbia e la mancanza di controlli adeguati.

I soggetti coinvolti nell’indagine e l’accusa di associazione per delinquere

Numerosi individui sono sotto indagine nell’ambito di questo caso complesso. Armando Roggero, l’amministratore delegato di CTSV e già socio di HBW, è uno dei principali accusati. Anche altri nomi noti del panorama imprenditoriale italiano, come Raymond Gerard Sinnott della Syntec International Ltd e Francesco Schittini di Emotec, risultano implicati. A questi si aggiunge il dottor Alessandro Icardi, ex membro del consiglio di HBW, che viene considerato una figura chiave all’interno di questo intrigo industriale.

Le accuse si estendono ben oltre la semplice violazione dei diritti di proprietà intellettuale. Gli indagati sono accusati anche di associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità, che implica che la rete abbia operato in più paesi coinvolgendo mercati in Europa Orientale, Turchia, America Latina, Stati Uniti e Russia. Un quadro preoccupante che mette in luce come il problema della contraffazione, soprattutto nel settore medico, possa avere implicazioni globali.

La risposta legale e l’importanza della tutela dei brevetti

In questo contesto di violazione e irregolarità, i legali di HBW stanno lavorando per garantire che i diritti dell’azienda siano rispettati, ribadendo l’importanza della protezione della proprietà intellettuale a livello internazionale. La International Lawyers Associates, guidata dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli, punta a sostenere una cultura di rispetto per i diritti di brevetto, evidenziando l’importanza strategica della difesa di tecnologie innovative soprattutto in settori sensibili come la biomedicina e la difesa.

La situazione attuale potrebbe configurarsi non solo come un attacco ai diritti di un’impresa, ma anche come una minaccia alla salute collettiva, richiedendo quindi l’attenzione di pubbliche autorità e istituzioni a favore di una normativa più ferrea contro la contraffazione in ambito medico.

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Filippo Grimaldi