Retroscena sull’arrivo di Victor Osimhen al Napoli: l’intervista a Leonardo Mantovani

Leonardo Mantovani, ex responsabile dello scouting della SSC Napoli, ha recentemente rivelato interessanti dettagli sull’arrivo di Victor Osimhen nel club partenopeo. In un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Radio Napoli Centrale, Mantovani ha condiviso informazioni rilevanti, svelando i veri obiettivi di mercato del Napoli e le dinamiche che si sono svolte dietro le quinte. Con queste rivelazioni si fa luce su un aspetto cruciale della storia recente del club, caratterizzato da decisioni strategiche e una visione mirata al successo.

La ricerca di talenti: Mazraoui e Tagliafico sulla lista

L’intervista di Mantovani inizia con un’importante precisazione riguardo il focus iniziale dello scouting del Napoli. Durante l’osservazione della partita tra Ajax e Lille in Champions League, il Napoli aveva l’intenzione di monitorare i terzini dell’Ajax: Noussair Mazraoui e Nicolás Tagliafico. Questi giocatori rappresentavano delle validissime opzioni per rinforzare la squadra. Tuttavia, le valutazioni fatte da Mantovani durante l’analisi del match hanno cambiato le carte in tavola.

Nella sua analisi, Mantovani ha riscontrato non solo la qualità degli esterni bassi, ma anche due talenti che, a suo parere, avrebbero potuto avere un impatto significativo sul Napoli: Boubakary Soumaré, centrocampista del Lille, e Victor Osimhen. Il profilo di quest’ultimo ha colpito l’ex scouting: “Osimhen era un attaccante straordinario, capace di muoversi su tutto il fronte d’attacco e di mettere in seria difficoltà le difese avversarie,” ha affermato Mantovani. Tuttavia, nonostante il potenziale dell’attaccante nigeriano, il Napoli in quel momento aveva bisogno di un giocatore con un profilo diverso, in linea con lo stile di gioco di Dries Mertens, allora centravanti della squadra.

L’arrivo di Gattuso e la necessità di cambiare rotta

Le cose sono cambiate con l’arrivo di Gennaro Gattuso, subentrato ad Ancelotti alla guida del Napoli. Mantovani ricorda che, dopo la vittoria della Coppa Italia, Gattuso ha chiesto un rafforzamento del centrocampo, segnalando la necessità di giocatori in grado di sostenere un gioco più dinamico e aggressivo. “Eravamo consapevoli che la squadra aveva bisogno di un atteggiamento diverso in campo,” ha spiegato Mantovani.

Questa esigenza si è riflessa nelle scelte di mercato della stagione successiva. Gattuso ha chiesto quindi di puntare su un attaccante in grado di sfruttare gli spazi in profondità, una condizione fondamentale per il suo modo di intendere il calcio. “Durante l’analisi delle nostre opzioni, il pensiero su Osimhen è riaffiorato. Le sue caratteristiche fisiche e tecniche erano esattamente ciò che ci serviva,” ha affermato l’ex scout.

La scelta finale: Victor Osimhen come il giocatore ideale

Alla fine, il Napoli ha deciso di investire su Victor Osimhen, un giocatore che presentava potenzialità enormi e che poteva attestarsi come un elemento cruciale nelle strategie di Gattuso. Secondo Mantovani, il passaggio da un gioco più ‘ragionato’ a uno più veloce e fisico ha determinato un cambio di rotta nelle scelte della dirigenza. L’incredibile velocità e la propensione a creare occasioni da gol hanno fatto di Osimhen una figura perfetta per il nuovo progetto del Napoli.

“È stata un’ottima intuizione, studiare il giocatore in un contesto così specifico,” ha ribadito Mantovani, precisando l’importanza di considerare non solo le statistiche, ma anche la compatibilità del singolo con gli schemi di gioco della squadra. Quindi, l’acquisto di Osimhen si è rivelato non solo una scommessa, ma una strategia ben pensata, che ha avuto un impatto significativo sulle performance del club in campionato e nelle competizioni europee.

Le dichiarazioni di Mantovani forniscono un’importante chiave di lettura della filosofia di recruiting della SSC Napoli, riflettendo un approccio strategico nel valutare non solo i talenti, ma anche il contesto tecnico e tattico in cui si inseriscono.

Published by
Redazione