Il Parco Mascagna di Napoli riaprirà ufficialmente al pubblico il 25 gennaio 2025. L’importante comunicazione è stata fatta dall’Assessore alla Salute e al Verde, Vincenzo Santagada, al termine di un incontro con l’azienda incaricata dei lavori di riqualificazione e il team tecnico del Servizio Progettazione e Gestione dei Grandi Parchi urbani del Comune. Il prolungato periodo d’attesa ha creato entusiasmo tra i cittadini che attendono con impazienza di poter usufruire nuovamente di questo spazio verde iconico.
Nuovo cronoprogramma e recupero dei tempi perduti
Il nuovo programma dei lavori per il Parco Mascagna contempla un recupero indispensabile dei tempi persi a causa delle recenti allerte meteo che hanno rallentato le operazioni. Oltre a questo, è stato aggiunto un ulteriore periodo di 30 giorni necessario per completare il Progetto di Variante, elaborato specificamente per migliorare gli interventi previsti.
Questi aggiornamenti sul cronoprogramma segnalano un impegno significativo nel garantire che il parco torni ad essere un luogo fruibile per tutti. Il Progetto di Variante ha infatti come obiettivo primario il risanamento e la valorizzazione del patrimonio arboreo esistente, che rappresenta un aspetto cruciale di questo polmone verde. L’amministrazione è consapevole dell’interesse e delle aspettative dei cittadini, pertanto sta implementando tutte le misure necessarie affinché il progetto rispetti le scadenze stabilite.
Risanamento arboreo: focus sulla sicurezza
Tra le priorità del progetto di riqualificazione c’è il risanamento delle strutture vegetali presenti nel parco. Le operazioni di monitoraggio, avviate nel maggio 2024, hanno visto la partecipazione di agronomi forestali, i quali hanno effettuato 26 controlli strumentali per valutare la stabilità delle alberature. A seguito di questi studi, sono state eseguite verifiche supplementari su 7 alberi e un test di trazione su un pino.
Le indagini, concluse a dicembre 2024, hanno portato alla decisione di rimuovere tre alberi – un leccio, una mimosa e un pino – classificati in classe D, con una pericolosità definita estrema. È stato particolarmente preoccupante il test di trazione eseguito sul pino; il rischio di ribaltamento si manifestava già a venti moderati di 97 km/h, rendendo necessario un intervento di sicurezza tempestivo.
Questa scelta, purtroppo inevitabile, è stata effettuata per garantire la sicurezza degli utenti del parco. Rimuovere alberi che potenzialmente rappresentavano un pericolo è stata una determinazione strategica, presa per tutelare la collettività e fare in modo che la riapertura del parco non comportasse rischi per i frequentatori.
Interventi di restauro e le difficoltà affrontate
Oltre alle operazioni per la sicurezza degli alberi, il progetto di riqualificazione include significativi interventi di restauro, come il recupero della fontana all’ingresso del parco e il ripristino dei locali di servizio, responsabilità dell’impresa ABC. Tuttavia, i lavori non sono stati privi di ostacoli. L’Assessore Santagada ha evidenziato l’impatto negativo di atti vandalici che hanno danneggiato varie opere già riqualificate, comprese le sedute e il campo da basket.
Le difficoltà causate da questi eventi imprevisti non hanno frenato le intenzioni dell’amministrazione. Si continua a lavorare con la ferma convinzione che sarà possibile portare a termine gli interventi secondo le date stabilite, restituendo ai cittadini un parco rinnovato e accogliente. La resilienza della comunità e l’impegno delle autorità locali sono elementi chiave per garantire che il Parco Mascagna torni a risplendere come uno dei luoghi preferiti della vita sociale e culturale di Napoli.
Un futuro luminoso per il Parco Mascagna
Con la riapertura fissata, Napoli si prepara a festeggiare la rinascita di un parco amatissimo e carico di storia. La speranza è che non si verifichino ulteriori problematiche legate al clima o danni vandalici, affinché il parco possa diventare un punto di riferimento per le famiglie e i diversi gruppi sociali. Il Parco Mascagna, ristrutturato e portato a nuovo splendore, promette di tornare a essere un fulcro di attività e interazione per la comunità napoletana.