Diego Armando Maradona, icona del calcio mondiale e leggenda del Napoli, ha lasciato un’impronta indelebile non solo nel cuore dei tifosi, ma anche nei suoi compagni di squadra. Le testimonianze di chi ha giocato al suo fianco, come Salvatore Bagni, Andrea Carnevale, Francesco Romano e Luciano Castellini, offrono uno spaccato emozionante sull’uomo dietro il mito. Queste storie raccontano come Maradona abbia creato legami profondi, trasformando la sua carriera calcistica in un’avventura ricca di amicizia e condivisione.
Salvatore Bagni, che ha condiviso il campo con Maradona a Napoli dal 1984 al 1988, ricorda il tempo trascorso insieme con particolare nostalgia. Con profonda commozione, Bagni rivela che la sua casa a Cesenatico è diventata un rifugio per Diego, dove il calciatore argentino si sentiva a casa. “Casa mia è stata casa sua,” afferma Bagni, descrivendo come Maradona trascorresse 10-15 giorni l’anno nella sua abitazione. In questi spazi, ogni stanza evocava memorie, ogni pallone toccato dal grande calciatore generava ricordi indelebili.
Bagni sottolinea il legame intimo e sincero che si era instaurato tra di loro, raccontando momenti di fragilità condivisi lontani dagli occhi del pubblico. I due si confidavano, parlando delle proprie debolezze e formavano un’intesa che andava oltre il semplice compagno di squadra. Per Bagni, Maradona è stato un vero e proprio fratello: “L’affetto che ha trovato qui da noi era quello di una famiglia.” La fiducia di Diego, che spesso partendo da Buenos Aires diceva alla moglie di recarsi “a casa” a Cesenatico, rappresenta un gran segno di rispetto e affetto nei confronti del compagno.
Andrea Carnevale, che ha vestito la maglia del Napoli dal 1986 al 1990, ricorda con affetto l’impatto che Diego ha avuto nella sua vita. Con due scudetti vinti insieme, Carnevale ha condiviso non solo momenti di vittoria, ma anche eventi più intimi e dolorosi. L’ex calciatore non nasconde la sua commozione quando parla di Maradona, descrivendolo come un fratello. “Manca a tutti,” afferma Carnevale, sottolineando come l’amicizia tra di loro fosse autentica e profonda.
Durante i momenti difficili, Carnevale trova conforto nei ricordi di Maradona, lodando la sua generosità e bontà. “Diego mi ha aiutato in tutti i sensi,” dice, con gratitudine, mentre esso riecheggia nei suoi ricordi di un uomo che era anche un grande campione. Ogni anno, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, Carnevale si ritrova a riflettere su quanto fosse speciale la loro amicizia, un legame che trascende il tempo e lo spazio.
Francesco Romano, uno dei protagonisti del primo scudetto del Napoli nel 1987, porta alla luce tre aneddoti significativi che rappresentano la sua esperienza al fianco di Maradona. Il primo ricordo lo riguarda: quando arrivò a Napoli nel 1986, Diego lo accolse con umiltà, facendogli capire subito la grandezza dell’uomo che aveva di fronte. Romano non dimentica quel momento di intensa emozione quando il grande giocatore si avvicinò a lui durante la partita, un gesto che rifletteva la personalità dal cuore grande di Maradona.
Romano racconta anche il momento devastante della morte di Maradona. Era in diretta radiofonica quando ricevette la notizia, un momento che lo colpì profondamente e lo portò a interrompere il suo intervento, sopraffatto dal pianto. Infine, il ricordo dell’abbraccio in un campo da golf a Milano Marittima, un gesto che racchiude l’essenza di una fratellanza autentica. Questi aneddoti non solo illustrano il legame tra i due, ma raccontano anche l’impatto duraturo che Maradona ha avuto su tutti coloro che hanno condiviso il campo con lui.
Luciano Castellini, che ha legato il suo nome a Diego nella stagione 1984/85, offre uno sguardo nostalgico sul loro legame. Racconta con piacere di un calendario che celebra il loro incontro, testimonianza tangibile della stagione calcistica vissuta insieme. Ma la memoria di Castellini va oltre il campo: ricorda con affetto l’ospitalità che ha offerto a Diego e a Claudia sul lago di Como, dove hanno trascorso momenti di convivialità e amicizia.
Nel riflettere su quei giorni piacevoli, Castellini condivide come la presenza di Maradona fosse sempre accompagnata da un’atmosfera di gioia e affetto. “Mia moglie ha ancora contatti con Claudia,” afferma, evidenziando come il ricordo di Diego continui a vivere nella sua famiglia. Anche le piccole cose, le interazioni semplici, sono fondamentali nel fissare nell’anima il ricordo di un grande calciatore e di un uomo speciale, come Maradona.
Le testimonianze di questi ex compagni di squadra non solo offrono uno sguardo intimo e personale su Diego Maradona, ma celebrano anche un’epoca calcistica storica, carica di emozioni, amicizia e uno straordinario amore per il gioco.