Il bollettino mensile dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha fornito nuove informazioni sui Campi Flegrei, un’area vulcanica di grande riguardo in Italia, annunciando una diminuzione significativa delle scosse sismiche e un rallentamento nel sollevamento del suolo. Questi dati consentono di comprendere la situazione attuale della caldera e offrono un quadro più chiaro delle attività geologiche in corso.
Nel mese di settembre, sono stati registrati solo 160 eventi sismici nei Campi Flegrei, un netto calo rispetto ai 668 terremoti registrati a luglio e ai 634 di agosto. Questo abbassamento nel numero di scosse rappresenta un indicatore positivo per l’area, suggerendo una riduzione dell’attività sismica che ha suscitato preoccupazione nei mesi precedenti. Anche la magnitudo delle scosse ha mostrato un abbassamento, con il picco massimo che ha toccato 1.9 il 7 settembre, ben lontano dalla magnitudo 4.0 registrata il 26 luglio.
Questi dati sono fondamentali per monitorare il comportamento del vulcano e comprendere le dinamiche geologiche che possono influenzare l’area circostante. La diminuzione delle scosse può portare a una percezione di maggiore stabilità, anche se è fondamentale mantenere un’attenzione costante per eventuali futuri cambiamenti.
Il bollettino segnala anche un rallentamento nella velocità di sollevamento del suolo all’interno della caldera. Negli ultimi mesi, la velocità media si era attestata intorno ai 20 millimetri mensili, mentre da agosto si è ridotta a 10 millimetri. Questo cambiamento, monitorato presso la stazione del Rione Terra a Pozzuoli, offre un ulteriore segnale di stabilizzazione della situazione, dopo anni di movimento significativo del suolo.
Dal gennaio del 2023, il suolo ha registrato un sollevamento totale di 15,5 centimetri, con un incremento complessivo di 1,33 metri dal novembre 2005, data in cui è iniziata l’attuale fase di bradisismo. Si tratta di dati cruciali per gli studiosi e per la popolazione locale, poiché permettono di formulare previsioni più accurate riguardo l’attività vulcanica e il rischio di eventuali eventi naturali.
Nonostante il miglioramento indicato dai dati, il report dell’Ingv sottolinea che rimane in vigore il livello di allerta giallo per l’area dei Campi Flegrei. Ciò implica che, sebbene attualmente non vi siano segni di evoluzioni allarmanti nell’attività vulcanica, è essenziale continuare il monitoraggio attento dell’area. Gli esperti affermano che al momento non sussistono elementi che possano far presupporre un imminente cambiamento significativo nell’attività vulcanica, ma è fondamentale mantenere alta la vigilanza e aggiornare sistematicamente la popolazione locale sugli sviluppi futuri.
In sintesi, il bollettino mensile dell’Ingv ha portato buone notizie per l’area dei Campi Flegrei, evidenziando una diminuzione delle scosse sismiche e un rallentamento del sollevamento del suolo. Tuttavia, l’attenzione resta alta in considerazione della potenziale variabilità dell’attività vulcanica in una regione così dinamica.