La questione dell’arbitraggio nel calcio è sempre più al centro del dibattito, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni di Damato riguardo ai rigori e alle soglie di intervento arbitrale. Con l’avvento del VAR, le aspettative degli allenatori, calciatori e tifosi sono aumentate, ma le difficoltà nel gestire le situazioni di gioco rimangono significative. Questo articolo esplorerà le problematiche attuali legate all’arbitraggio, i suggerimenti per migliorare l’uso del VAR e le riflessioni sul futuro della giustizia sportiva.
Nuove soglie per le decisioni arbitrali
Damato ha recentemente sollevato un punto controverso sulla soglia di decisione degli arbitri, sottolineando come in alcune situazioni decisive, come il rigore assegnato a Calhanoglu, ci sia bisogno di una revisione dell’atteggiamento in campo. Secondo il dirigente, il rigore sarebbe “sotto la nostra soglia” attuale, e si propone di chiedere agli arbitri di alzare tale soglia, in modo che episodi simili possano essere presi in considerazione in futuro. Questo porta a una riflessione: in quale campionato ci si attende una maggiore tolleranza? Damato ammette che paesi come la Francia mostrano una gestione dei rigori più spinta, ma suggerisce che questo rappresenti una difficoltà generale, non limitata al solo campionato italiano.
Sottolinea inoltre che arbitri di fama come Collina, Morganti, Farina e Paparesta potrebbero trovarsi in difficoltà nell’attuale contesto, essendo il mondo del calcio cambiato radicalmente. Vent’anni fa, la visione degli episodi avveniva senza l’ausilio della tecnologia; ora ogni dettaglio è analizzato tramite repliche televisive. Questo ha inevitabilmente accresciuto la pressione sugli arbitri e ha modificato il loro modo di operare.
Il VAR e il challenge a disposizione delle squadre
Damato si è pronunciato favorevolmente riguardo all’idea di estendere l’uso del VAR, attualmente limitato agli arbitri, anche alle squadre. Questa proposta potrebbe portare a una maggiore responsabilizzazione delle società, facendo capire loro la complessità delle decisioni arbitrali. Secondo Damato, molti ex calciatori, nonostante la loro esperienza, non possiedono il giusto grado di sensibilità nei confronti del regolamento, il quale appare semplice ma in fin dei conti complesso nel suo applicarsi.
Le discussioni attuali comprendono anche la possibilità di ampliare il protocollo VAR per includere il monitoraggio dei secondi cartellini gialli. Questa manovra potrebbe contribuire a evitare controversie e fraintendimenti che scaturiscono da decisioni arbitrali critiche.
Le sfide di un arbitraggio obiettivo e imparziale
Quando si considera il livello di coinvolgimento emotivo di alcune partite, come Napoli-Roma, si pone una questione fondamentale sull’imparzialità degli arbitri. L’idea di designare un arbitro internazionale per tali match altamente sentiti emerge come una possibile soluzione per ridurre dubbi e contestazioni.
Le piccole infrazioni che avvengono durante un angolo, così come le ripetute cadute nel corso del match, possono essere fonte di confusione e prolungare artificialmente il tempo di gioco. Secondo Damato, il VAR non deve essere visto come una moviola in campo, ma piuttosto come uno strumento per limitare le polemiche e garantire la giustizia sportiva.
Verso una migliore applicazione del protocollo VAR
Damato ha espresso opinioni positive riguardo al protocollo attuale, ma ritiene necessario un miglioramento nel suo utilizzo pratica, piuttosto che nella sua scrittura. Sottolinea come il supporto fornito dal VAR possa essere cruciale, ricordando la sua esperienze passate e quanto sarebbe stato utile per prevenire la sua unica sospensione, avvenuta a causa di una decisione controversa.
Ogni aiuto per gli arbitri, secondo Damato, è visto positivamente, e l’idea di ridurre l’uso del VAR è stata definita un approccio estremo, ma necessario per garantire decisioni più rapide e un gioco più fluido. La questione resta aperta, e potrebbe continuare a suscitare discussioni tra le varie parti coinvolte nel mondo del calcio, sempre più orientate verso trasparenza e miglioramento.