Riforme nella formazione medica: un passo avanti per rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale

L’argomento della formazione medica e del potenziamento della medicina sul territorio è stato al centro del quarto e ultimo incontro degli Stati Generali della FISM . Questo evento, tenutosi a Roma presso il Centro Studi Americani, ha celebrato i 40 anni dalla fondazione della federazione, rappresentando un’importante occasione di confronto per delineare il futuro del Servizio Sanitario Nazionale . Durante il convegno, politici, esperti del settore e rappresentanti di oltre 200 società federate hanno discusso le necessità di riforma, sottolineando il bisogno di un sistema che ponga sempre più al centro il paziente e l’efficienza dei servizi.

Un’occasione di confronto e riflessione

L’evento ha visto la partecipazione di figure chiave come Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, e Ugo Cappellacci, presidente della XII Commissione della Camera. Questi esponenti politici hanno avuto un ruolo centrale nel dibattito, mettendo in evidenza le necessità emergenti nel settore sanitario italiano. Non solo si è discusso delle riforme necessarie per la formazione medica, ma si è anche cercato di capire come le società scientifiche possano contribuire alla promozione della salute pubblica.

Loreto Gesualdo, presidente della FISM e ordinario di Nefrologia all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha enfatizzato l’importanza di riflettere sul passato per costruire un futuro più solido per il SSN. Egli ha dichiarato che “il Servizio Sanitario Nazionale è un pilastro fondamentale per la società” e ha esortato a migliorare le strutture sanitarie lavorando insieme a tutti i professionisti del settore.

L’importanza dei professionisti della salute

Francesco Macrì, segretario nazionale della FISM, ha rimarcato il ruolo cruciale delle società scientifiche come tutori dei professionisti e dei cittadini. Ha evidenziato che “la missione delle società è garantire efficienza, qualità e equità nell’assistenza sanitaria”. È fondamentale non solo agire per migliorare i servizi, ma anche valorizzare le competenze dei professionisti, affinché siano in grado di affrontare le sfide attuali e future.

Furio Colivicchi, vice-presidente della FISM e direttore di Cardiologia all’Ospedale S. Filippo Neri di Roma, ha sottolineato l’impegno della federazione nel promuovere la diffusione delle conoscenze e nel sostenere la ricerca. Questo approccio è essenziale per consolidare le competenze nel settore sanitario e rispondere adeguatamente ai crescenti bisogni della popolazione.

Il ruolo cruciale della prevenzione

Un altro punto chiave emerso durante il convegno è l’importanza della cultura della prevenzione. Annamaria Colao, consigliere FISM e ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università Federico II di Napoli, ha affermato che “la prevenzione è non solo un modo per migliorare la qualità della vita, ma anche una misura necessaria per garantire la sostenibilità del sistema sanitario universalistico”. L’impegno della FISM in questa direzione è chiaro, mettendo in evidenza come la prevenzione possa essere vista come un investimento nel benessere della comunità.

Inoltre, l’evento ha rappresentato un’opportunità per riconoscere il lavoro di giornalisti che si sono distinti nel settore della salute, contribuendo a dare visibilità alle questioni sanitarie e alle attività delle società scientifiche.

Queste iniziative non solo mirano a migliorare il sistema sanitario, ma anche a costruire una rete di supporto per tutti i professionisti della salute, con l’obiettivo di rendere l’assistenza sempre più centrata sulla persona.

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Valerio Bottini