Contesto sull’Importanza della Rigenerazione
Nel panel dedicato agli “Stadi italiani: ultima chiamata?” al Festival della Serie A a Parma, l’architetto Marco Casamonti ha espresso il suo punto di vista sulla necessità di mantenere gli stadi all’interno delle città, rigenerando le vecchie strutture anziché consumare ulteriore suolo. Egli ha sottolineato l’importanza di considerare la compatibilità ambientale ed economica in questo processo di rigenerazione.
Promuovere la Rigenerazione Urbana
Casamonti ha evidenziato che anziché pensare a costruire nuovi stadi, che comporterebbero l’utilizzo di notevoli quantità di suolo non rigenerabile, è prioritario concentrarsi sulla riqualificazione delle strutture esistenti. Egli ha spiegato che mantenere gli stadi all’interno delle città offre numerose opportunità di sviluppo, trasformando gli impianti sportivi in veri poli di attrazione e rigenerazione urbana. In questo modo, gli stadi diventano non solo luoghi di eventi sportivi, ma anche di incontro e di servizi per la comunità locale.
La Necessità di Interventi Manutentivi e di Rinnovo
Casamonti ha evidenziato che i vecchi stadi italiani, con un’età media di circa 68 anni, necessitano urgente interventi di manutenzione e riqualificazione. Infatti, le strutture attuali non sono più adeguate alle esigenze moderne. Il modello di stadistica degli anni passati, con pista di atletica e arena intorno, non è più compatibile con l’esperienza dello spettacolo calcistico attuale, dove la distanza dal campo può compromettere la visione del gioco. Inoltre, la mancanza di coperture aggiunge ulteriori limiti all’esperienza degli spettatori, soprattutto in condizioni climatiche avverse.
La Sfida della Modernizzazione degli Impianti Sportivi
Il professor Casamonti ha sottolineato la necessità di adeguare gli stadi alle esigenze contemporanee, che richiedono strutture moderne e funzionali. La mancanza di investimenti nella riqualificazione degli impianti comporta non solo un deterioramento delle strutture esistenti, ma anche una limitazione dell’esperienza degli spettatori e degli atleti. Inoltre, la trasformazione degli stadi in veri e propri centri polifunzionali all’interno delle città potrebbe rappresentare un’opportunità di sviluppo economico e sociale per le comunità locali.
La Sostenibilità come Obiettivo Primario
Casamonti ha ribadito l’importanza di considerare la sostenibilità in tutte le fasi di rigenerazione degli stadi, dal rispetto dell’ambiente alla gestione economica. Mantenere gli impianti sportivi all’interno delle città, anziché costruirne di nuovi in periferia, rappresenta una scelta strategica per valorizzare il patrimonio urbano esistente e per promuovere la sostenibilità ambientale e economica a lungo termine. Inoltre, la trasformazione degli stadi in hub multifunzionali potrebbe favorire l’integrazione sociale e culturale all’interno delle comunità urbane.