Rilancio del Centro Direzionale di Napoli: il dibattito sulle zone pedonali e il traffico

Il Centro Direzionale di Napoli è da anni al centro di un acceso dibattito sulla sua rivitalizzazione. Mentre alcune proposte, come quella dell’apertura al traffico, continuano a suscitare opinioni controverse, emerge sempre più la necessità di trovare soluzioni che possano realmente migliorare la vivibilità della zona. Questo articolo esplorerà le diverse argomentazioni riguardanti il tema, analizzando come le scelte urbanistiche possano influenzare non solo il traffico, ma anche l’attrattività commerciale del Centro Direzionale.

Le auto non portano vitalità, ma caos

L’idea di permettere il traffico veicolare all’interno del Centro Direzionale è stata accolta con scetticismo da molti osservatori. Aprire al transito delle auto significa rischiare di trasformare una zona già poco frequentata in un’ulteriore fonte di caos. Infatti, la presenza di veicoli genererebbe situazioni di congestione, creando non solo problemi di viabilità, ma anche rendendo il luogo meno piacevole per chi vi si reca.

Parcheggiare le auto in strada, soprattutto in un’area destinata alla promozione della mobilità sostenibile, rappresenterebbe un passo indietro. Invece di attrarre visitatori e residenti, le auto renderebbero il Centro Direzionale simile a un grande parcheggio a cielo aperto, dove il solo scopo sarebbe quello di facilitare il passaggio verso altre zone della città. La trasformazione in una zona a traffico limitato potrebbe invece promuovere la socialità, favorendo interazioni tra le persone e incentivando attività commerciali che richiedono una clientela vivace.

La mancata valorizzazione degli spazi pubblici a favore del traffico veicolare non farebbe altro che perpetuare il declino della vivibilità del Centro Direzionale, mentre una maggiore attenzione ai percorsi pedonali e ciclabili potrebbe fornire una nuova identità a quest’area.

Le auto non hanno il portafogli

La convinzione che l’accesso alle auto porti un aumento delle attività commerciali è un mito da sfatare. Consentire il passaggio delle auto non garantisce un maggior afflusso di clienti; infatti, molte persone che si spostano in auto non si fermeranno necessariamente per fare acquisti. La statistica mostra che un’auto, in media, trasporta solo poche persone e spesso sono di passaggio, senza intenzione di consumare.

In questo senso, la presenza di automobili può risultare paradossalmente dannosa per il commercio locale. I negozi e le attività beneficiano molto di più dell’afflusso pedonale diretto. Durante le ore serali, le zone di maggiore attrattiva a Napoli sono quelle in cui la pedonalità è predominante, come Via Toledo e il Centro Storico. In queste aree, l’assenza di veicoli crea un ambiente propizio per lo shopping e il tempo libero, consentendo ai negozi di prosperare.

Il potenziamento dei parcheggi sotterranei, uniti a spazi pubblici attraenti, potrebbe favorire una mobilità alternativa. Le persone potrebbero parcheggiare e poi esplorare la zona a piedi, contribuendo così a rivitalizzare il commercio locale e a creare un clima di convivialità e di socialità.

Il Centro Direzionale è ben collegato e ha già i parcheggi

Alla luce di quanto emerso, la vera sfida per il Centro Direzionale appare quella di incentivare la permanenza, piuttosto che il transito. Questo sobborgo di Napoli è già ben connesso con la Tangenziale e tramite il sottopasso, dando accesso anche a utili parcheggi. Ciò che manca, piuttosto, è una proposta concreta in grado di trasformare l’area in un polo attrattivo durante le ore serali.

Un aspetto cruciale è la mancata offerta di locali e attività che possano animare la zona notturna. Quando scende il sole, il Centro Direzionale diventa deserto, privo di incontri e iniziative. A differenza di altre aree di Napoli, dove la vita notturna è un traino per il commercio e il turismo, il CDN non offre opportunità attrattive. In questo contesto è fondamentale creare nuovi spazi, ristoranti, bar e attività commerciali coerenti con le esigenze della comunità.

Guardando a modelli internazionali, molte città, comprese alcune giapponesi, presentano aree simili a un Centro Direzionale, ma con un’importante differenza: sono vive e piene di gente. L’idea di sviluppare spazi ben illuminati, sicuri e accessibili, potrebbe rappresentare una vera e propria opportunità per Napoli, contribuendo a rilanciare non solo il Centro Direzionale, ma l’intera città, espandendo l’attrattività oltre i confini del Centro Storico e offrendo nuove opportunità di socializzazione e aggregazione.

Sedersi attorno a un tavolo per dialogare su questi temi potrebbe portare a una prospettiva rinnovata per uno dei luoghi simbolo della città, restituendo vitalità e rendendolo nuovamente un punto di riferimento per residenti e visitatori.

Published by
Valerio Bottini