La situazione politica a Pozzuoli si fa sempre più complessa, con tensioni crescenti tra il sindaco Gigi Manzoni e alcuni membri chiave del consiglio comunale. I consiglieri Carlo Morra e Manuela D’Amico hanno infatti comunicato ufficialmente la loro intenzione di distaccarsi da Spazio Flegreo, riaccendendo il dibattito sulle alleanze politiche in corso. Questo nuovo sviluppo si inserisce in un contesto di rimpasti frequenti da parte del sindaco, il cui mandato sembra sempre più segnato da disaccordi interni.
Le dimissioni e il futuro dell’equilibrio politico
Il panorama politico di Pozzuoli è ulteriormente complicato dal fatto che due assessori, Vittorio Festa e Titti Zazzaro, hanno appeso al chiodo il loro incarico, restando altresì “dimissionari”. Questa situazione fa parte di un quadro più ampio di ristrutturazione che il sindaco sta affrontando, con variazioni continue nel gruppo consiliare di riferimento. Durante le ultime elezioni, Festa si era distinto come il consigliere più votato di Spazio Flegreo. Tuttavia, in un colpo di scena, decise di lasciare il consiglio comunale per assumere il ruolo di assessore alla pubblica istruzione, consentendo a Carlo Morra di entrare a far parte del consiglio come primo non eletto della lista.
Questa mossa ha suscitato varie reazioni nel panorama politico locale. Morra, insieme a D’Amico, ha espresso la necessità di una ristrutturazione del gruppo consiliare in modo da favorire un’armonia più legata alle priorità politiche della comunità, piuttosto che a interessi personali. La sostituzione degli assessori ha avuto anche l’effetto di aumentare il numero di membri nel gruppo consiliare, che è passato da due a tre con l’entrata di Manuela D’Amico, ex componente di Pozzuoli Democratica, la quale ha trovato nell’alleanza con Morra un nuovo punto di riferimento.
I consiglieri in quota sindaco e il futuro dell’amministrazione
Attualmente, la situazione politica di Pozzuoli evidenzia che, su sei assessori, tre di loro sono in quota sindaco. Si tratta di Filippo Monaco, Giacomo Bandiera e Vittorio Festa, i quali hanno dovuto affrontare delle sfide significative, soprattutto il primo che ha perso l’intero gruppo consiliare. Questa ristrutturazione segna un cambiamento fondamentale per l’amministrazione, costringendo il sindaco a rivedere le sue alleanze e strategie.
Il rimpasto, avvenuto a distanza di pochi mesi dall’inizio della consiliatura, ha attirato critiche e sollevato interrogativi sulla stabilità dell’amministrazione di Manzoni. L’incertezza politica potrebbe avere impatti non solo sulle cariche comunali, ma anche sulla governabilità della città e sull’implementazione dei progetti già avviati.
Con la situazione attuale, non è chiaro se il sindaco riuscirà a trovare un equilibrio interno sufficiente per continuare il suo operato o se i conflitti interni accresceranno ulteriormente le tensioni, rischiando di compromettere la funzionalità dell’amministrazione comunale. I prossimi sviluppi si preannunciano decisivi per il futuro politico di Pozzuoli.