La città di Napoli è al centro di importanti riflessioni politiche dopo le dimissioni di Paolo Mancuso e la recente elezione di Gaetano Manfredi a presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani . La questione del rimpiazzo in giunta si fa sempre più pressante, e l’attenzione si concentra sulle possibili modifiche e sugli assessori che potrebbero entrare a far parte della squadra di governo della città. La discussione si svolge in un contesto complesso, tra le necessità di governare una metropoli con criticità storiche e le sfide di un nuovo incarico che richiede competenze e stabilità.
Il nuovo ruolo di Manfredi
Gaetano Manfredi, ex rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha assunto la presidenza dell’Anci in un periodo cruciale. La sua elezione porta con sé una serie di responsabilità, fra cui la riorganizzazione della macchina comunale e il potenziamento della giunta di Napoli. L’ex rettore ha fatto sapere che la sua priorità rimane quella di continuare a svolgere il ruolo di sindaco, un compito che richiede un impegno totale e costante. Nonostante le nuove responsabilità, Manfredi sembra voler mantenere il suo focus sulla città, ma allo stesso tempo deve affrontare le pressioni politiche e le aspettative dei cittadini.
Le preoccupazioni per il suo nuovo incarico non mancano, come evidenziato dal governatore Vincenzo De Luca, che ha sottolineato le sfide che Napoli deve affrontare e ha messo in guardia sulle difficoltà di gestire molteplici ruoli contemporaneamente. Queste dichiarazioni sono indicativi di una tensione latente nei rapporti tra i vertici istituzionali, ma Manfredi ha dimostrato di essere determinato a non lasciare che tali pressioni interferiscano con la sua visione per Napoli.
La successione di Mancuso
Con le dimissioni di Paolo Mancuso, che aveva la responsabilità delle deleghe all’Ambiente e ai Rifiuti, si profila l’avvicendamento di un nuovo assessore. I nomi più accreditati sono quelli di Gennaro Acampora e Enza Amato, entrambi esponenti del Partito Democratico. Tuttavia, non si esclude l’entrata di un nome esterno, il che rappresenterebbe un segnale politico significativo. La sostituzione di Mancuso è attesa e potrebbe influenzare anche i rapporti di forza all’interno della giunta, in particolare con i Cinque Stelle, che attualmente hanno due assessori su tre consiglieri, e Avs, che invece rivendica un assessore a fronte di cinque eletti.
La situazione si complica ulteriormente in un contesto in cui Manfredi è stato più volte sollecitato a rivedere la composizione della sua giunta, ma ha finora preferito mantenere una certa stabilità. La questione della delega rimane cruciale, e il sindaco potrebbe decidere di scorporare alcune deleghe che attualmente gestisce personalmente, come quelle relative al Personale e alla Digitalizzazione, per alleggerire il suo carico di lavoro.
Le possibili ristrutturazioni delle deleghe
La questione delle deleghe è uno dei punti più rilevanti nel dibattito politico attuale. Manfredi, nel suo ruolo di sindaco, ha gestito per circa tre anni diverse deleghe delicate, ma è ora il momento di una possibile riorganizzazione. Le voci suggeriscono che il sindaco potrebbe decidere di cedere deleghe come Tutela degli Animali e Digitalizzazione a membri della sua nuova giunta, per consentire un lavoro più specializzato e mirato.
È importante evidenziare che Manfredi ha sempre ribadito l’importanza di avere un team di assessori compatti e competenti che possano affrontare le sfide di una città come Napoli, nota per le sue peculiarità e problemi. Già in passato ha parlato di un possibile “check della squadra”, ma finora, le azioni concrete sono state scarse. L’emergenza di un assessore per l’Ambiente e i Rifiuti appare quindi non solo necessaria, ma urgente. Con l’avvicinarsi di eventi significativi, come gli Europei 2032, diventa fondamentale per Manfredi trovare il suo equilibrio tra il ruolo di sindaco e quello di presidente dell’Anci.
La cultura come delega strategica
Un capitolo a parte merita il settore culturale, rimasto fino ad ora sotto la gestione diretta di Manfredi. Voci correnti parlano della possibilità di unificare le deleghe di Cultura e Turismo, un’operazione che potrebbe risultare strategica in un momento in cui l’attenzione verso la valorizzazione del patrimonio culturale e l’accoglienza turistica è cruciale per la città. Teresa Armato, attuale assessore al Turismo, è tra i nomi citati in questi contesti.
Rimanendo a cavallo tra la necessità di rappresentare interessi politici e le esigenze pragmatiche di una giunta efficiente, Manfredi si trova di fronte a una sfida non da poco. Con il forte sostegno del Partito Democratico, che ha puntato sulla sua figura per il vertice dell’Anci, la pressione per apportare cambiamenti significativi in giunta potrebbe aumentare, rendendo necessario un riorientamento delle deleghe in favore di una maggiore coesione strategica.
In questa fase, l’attenzione è rivolta non solo alla nomina di un nuovo assessore, ma anche a come il sindaco intende gestire le proprie deleghe, mantenendo un occhio attento alle necessità di Napoli e affrontando le aspettative dei diversi gruppi politici e della cittadinanza.