Rimpasto in vista per la giunta Manfredi tra incertezze e pressing dei partiti prima del voto Anci

La situazione politica del comune di Napoli si fa sempre più complessa. Il sindaco Gaetano Manfredi affronta una prova cruciale con la nuova riunione del Consiglio comunale, confrontandosi con una maggioranza in crisi di identità e di unità. Con l’approssimarsi delle elezioni per la presidenza dell’ANCI, le dinamiche interne alla coalizione di centrosinistra potrebbero subire cambiamenti significativi. Questa situazione solleva interrogativi su come il sindaco possa mantenere il controllo e garantire stabilità fino al termine del proprio mandato.

Il flop della maggioranza e la necessità di un rimpasto

Crisi di consensi nella coalizione

Domani il Consiglio comunale di Napoli si appresta a riunirsi dopo il fallimento della precedente seduta, avvenuta il 17 settembre, durante la quale la maggioranza ha potuto contare solo su 20 dei 27 consiglieri a disposizione. Questo scenario ha messo in luce fragilità e divisioni all’interno della coalizione di centrosinistra, costringendo il sindaco Manfredi a considerare un rimpasto. La situazione si è complicata ulteriormente quando il consigliere Nino Simeone ha abbandonato l’aula dopo un’importante votazione sul Piano di evacuazione per i Campi Flegrei, facendo emergere una maggioranza instabile, giusto quando ci si aspettava una coesione più forte.

Il pressing dei partiti nei confronti del sindaco cresce, complice l’intenzione di molti esponenti di riorganizzare l’assetto governativo della città. Manfredi, nell’intento di mantenere la stabilità, dovrà confrontarsi con le varie anime della coalizione, composta da gruppi eterogenei e conflittuali. La domanda cruciale è come il sindaco intenda rispondere a questa pressione. Attualmente, il Partito Democratico, il principale alleato in giunta, è senza un assessore da oltre un anno e mezzo, facendo sorgere dubbi sulla sua capacità di gestire la situazione, anche alla luce della recente riorganizzazione della leadership nazionale del PD, ora guidato da Elly Schlein.

Le sfide della giunta Manfredi

L’attuale giunta di Manfredi non deve soltanto affrontare le fragilità interne, ma anche un cambiamento sostanziale nel panorama politico nazionale. La distanza tra Manfredi e il governatore Vincenzo De Luca si è accentuata, evidenziando un’assenza di interazione che non era presente durante la costituzione della giunta nel 2021. Questa frattura potrebbe influenzare le decisioni future su tematiche fondamentali come Bagnoli e il Pnrr, in uno scenario in cui il supporto del governo nazionale è cruciale per attuare progetti ambiziosi.

La diversificazione dei gruppi politici in seno alla coalizione può complicare ulteriormente i dialoghi e i processi decisionali. Il Movimento Cinque Stelle, ad esempio, ha visto una significativa riduzione della propria influenza, nonostante mantenga due assessori a fronte di soli tre consiglieri in aula. Queste dinamiche rendono difficile trovare un terreno comune, e la necessità di mantenere un’alleanza funzionante diventa sempre più urgente.

Le attese del consiglio comunale e le nomine in Partecipate

Importanza del voto per l’ANCI

Verso il voto per la presidenza dell’ANCI, le aspettative internazionali su Napoli crescono. Il sindaco Manfredi è tra i candidati favoriti, e ciò potrebbe avere ripercussioni dirette sulla stabilità della giunta. Inoltre, la gestione delle nomine nelle Partecipate — come Napoli Servizi, Anm e Asìa — è un tema caldo in questa fase di riorganizzazione. Queste posizioni influenzano notevolmente i servizi erogati ai cittadini, rendendo ogni decisione cruciale e ogni errore potenzialmente disastroso.

Le Partecipate, responsabili della fornitura di servizi essenziali, non possono essere sottovalutate nella strategia di governance. Manfredi dovrà destreggiarsi tra il desiderio di ridistribuire le nomine e la necessità di mantenere un equilibrio in seno alla maggioranza, evitando che si originino ulteriori fratture. Le scelte che verranno effettuate in questa direzione non solo rifletteranno le capacità di leadership del sindaco, ma determineranno anche la futura credibilità della sua amministrazione.

Gestione del patrimonio immobiliare

Un ulteriore aspetto delicato che richiede attenzione è la creazione della società per la gestione degli immobili comunali, un progetto annunciato già un anno fa dal sindaco. Questa iniziativa mira a massimizzare il potenziale patrimoniale della città, troppo spesso trascurato e in stato di abbandono, come dimostrano alcune situazioni come quella delle Vele di Scampia. La realizzazione di tale progetto è anche cruciale per il Patto per Napoli, un accordo che garantisce fondi statali significativi al comune.

La messa a reddito di asset immobiliari non utilizzati è un passaggio strategico per il comune, poiché contribuirà a garantire la sostenibilità economica e l’autosufficienza dei servizi pubblici. La capacità di Manfredi di svincolare risorse attraverso un gestionale efficace di questi asset sarà una delle sfide più impegnative da affrontare nei prossimi mesi, suggerendo che la calma e la cooperazione tra i diversi partiti saranno fondamentali per il futuro della giunta.

Published by
Redazione