Il 19 dicembre 2024, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha sottoscritto il Decreto n. 201, un atto che segna il rinnovo della composizione del Consiglio Nazionale del Terzo Settore. Questo organismo rappresenta un elemento cruciale nel panorama italiano, poiché si occupa di facilitare il dialogo e la cooperazione tra le istituzioni e le organizzazioni che operano all’interno del settore non profit. La riorganizzazione del Consiglio offre l’opportunità di dare voce a nuove figure, rinnovando così la sinergia tra Stato e Terzo Settore, un aspetto fondamentale per il progresso sociale e culturale del Paese.
Il Consiglio Nazionale del Terzo Settore è stato istituito dal Codice del Terzo Settore e svolge il compito di rappresentare e tutelare gli interessi delle organizzazioni non profit in Italia. Al suo interno si trovano rappresentanti del governo, delle regioni, delle province autonome e delle reti associative principali del Terzo Settore, creando un raccordo tra diverse realtà locali e nazionali. Questo sistema consente di affrontare in modo efficace le criticità del settore, promuovendo politiche volte a migliorare le condizioni di lavoro delle organizzazioni e a incentivare iniziative di solidarietà e coesione sociale.
La riorganizzazione avviene in un momento storico in cui si avverte sempre più l’importanza di sostenere le attività del Terzo Settore, specialmente in un’epoca segnata da sfide economiche e sociali. La presenza di un organismo di coordinamento e supporto come il Consiglio rappresenta senz’altro un passo fondamentale per garantire un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo delle iniziative non profit.
Tra le nomine del nuovo Consiglio, spicca quella di Giovanni Nappi, designato come rappresentante delle autonomie regionali e locali per la Campania. Nappi ha espresso entusiasmo per il suo nuovo ruolo, dichiarando che si tratta di un’importante opportunità per sostenere il settore che considera centrale per il progresso sociale ed economico della nazione. La sua carriera è contraddistinta da un forte impegno nei campi sociale e culturale; è conosciuto per aver supportato diversi progetti che mirano a migliorare le condizioni di vita nelle comunità locali.
Nappi ha sottolineato la sua intenzione di utilizzare competenze e esperienze acquisite nel tempo per promuovere il dialogo tra le organizzazioni e le istituzioni. Questa è una missione che abbraccia valori di cooperazione e innovazione, indirizzati verso il bene comune. Il suo approccio orientato al confronto e alla creazione di reti di collaborazioni rappresenta un’opportunità preziosa per il Consiglio, che potrà beneficiare dell’apporto di una figura con una profonda conoscenza delle dinamiche territoriali e delle necessità del settore.
La recente revisione del Consiglio Nazionale del Terzo Settore implica una serie di strategie e obiettivi che si prefiggono di rafforzare il tessuto non profit in Italia. L’intento è quello di creare un modello di governance più efficace, in grado di rispondere tempestivamente alle sfide che il settore si trova ad affrontare. Costruire relazioni solide tra le organizzazioni e le istituzioni è fondamentale per garantire il sostegno necessario ai vari progetti e alle iniziative sociali.
Uno degli aspetti prioritari riguarderà l’accentramento su politiche innovative, che includano anche l’incremento della partecipazione dei cittadini nelle decisioni che li riguardano. Sarà essenziale implementare soluzioni nuove e condivise, permettendo così la valorizzazione delle competenze locali e promuovendo un approccio bottom-up. Le parole d’ordine del nuovo Consiglio saranno quindi dialogo, partecipazione e solidarietà, elementi imprescindibili per rispondere adeguatamente alle esigenze delle comunità e per garantire un impatto positivo nella società.
Nell’epoca contemporanea, il Terzo Settore riveste un ruolo di primo piano nel contrastare le disuguaglianze e nel promuovere benessere collettivo. Con la nuova composizione del Consiglio, si auspica un rinnovato slancio verso pratiche di collaborazione e inclusione, fondamentali per tracciare un futuro più equo e giusto per tutti. Le prossime mosse del Consiglio Nazionale saranno attendibili indicatori di come il settore si potrà evolvere nel contesto italiano.