La situazione riguardante il rinnovo del contratto di Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli, continua a occupare le pagine del giornale locale “Il Mattino“. Nonostante i contatti tra la società azzurra e l’entourage del giocatore, le trattative sembrano essere in una fase critica, con scadenze contrattuali e richieste economiche che complicano il panorama.
Da quasi due settimane, il padre-manager di Kvaratskhelia è a Napoli per discutere i dettagli del rinnovo del contratto. Tuttavia, fino ad ora non si è giunti a una firma, segno che ci sono ancora molte questioni da risolvere. Il direttore sportivo del Napoli, Mauro Manna, ha infatti dichiarato che il calciatore ha ancora tre anni di contratto, sottolineando come ci sia tempo per trovare un accordo. Questo lascia trasparire un certo ottimismo da parte della società, che appare rassicurata dalla scadenza fissata nel 2027, priva di clausole rescissorie che possano favorire eventuali interessi di altri club.
Tuttavia, nonostante la serenità del club, esistono rischi concreti legati al fatto di non aver ancora prolungato il contratto di Kvaratskhelia. Se il rinnovo non venisse fatto prima dell’estate prossima, il giocatore si troverebbe a due anni dalla scadenza e, di conseguenza, potrebbero nascere potenziali offerte da parte di altre squadre. Un’asta per il suo cartellino potrebbe risultare inevitabile, con il rischio che il prezzo possa scendere sotto i valori reali espressi dal mercato.
Il Napoli appare determinato a rimanere sulla propria posizione riguardo al rinnovo del contratto, disposto a estendere la durata fino al 2029, un anno in più rispetto alle proposte iniziali. La difficoltà, tuttavia, si trova nelle richieste economiche di Kvaratskhelia. Attualmente, l’attaccante percepisce uno stipendio di 1,3 milioni di euro e sta chiedendo un “bonus-ponte”, un riconoscimento per l’ottima performance fornita in questi due anni e mezzo sotto contratto.
Il club partenopeo ha appreso la lezione del passato, in particolare dalla trattativa di rinnovo con Victor Osimhen, che ha creato complicazioni economiche e gestionali. Per questo motivo, la politica attuale del Napoli si concentra sul mantenimento di un tetto ingaggi rigoroso e sull’attuazione di una strategia di contenimento dei costi, in modo da evitare di trovarsi in una situazione scomoda nel prossimo futuro.
Questa politica potrebbe dunque complicare ulteriormente le trattative con Kvaratskhelia, il quale non sembra intenzionato a concedere sconti al club. La tensione tra le parti potrebbe durare, incentivando entrambe a trovare un compromesso che possa soddisfare le reciproche aspettative.
Il Napoli ha dimostrato di essere un club solido, ma il rischio di una trattativa che non decolla potrebbe portare a sviluppi non preventivati nel mercato futuro. La vecchia regola del “fare scouting” durante i periodi di stallo diventa particolarmente rilevante in questo contesto. L’eventualità di una cessione alla ricerca di un’alternativa potrebbe non essere esclusa, ma comporterebbe una valutazione attenta e strategica da parte della dirigenza.
La situazione attuale costringe il Napoli a riflettere anche sulle proprie politiche di mercato. La strategia di mantenere un giusto equilibrio economico deve andare di pari passo con la volontà di trattenere talents come Kvaratskhelia, il quale ha dimostrato di avere un impatto significativo nelle performance della squadra.
Pertanto, la direzione che prenderanno le trattative nei prossimi mesi potrebbe avere effetti a lungo termine sul futuro del club, sia in termini di costruzione della rosa sia per quanto riguarda i risultati sportivi. Un accordo tra le parti appare fondamentale per mantenere un clima sereno e produttivo in vista delle prossime sfide stagionali.