Nel dicembre del 2020, una violenta mareggiata ha colpito la costa campana, infliggendo danni significativi a varie zone della città, tra cui il famoso molo della Gaiola. A distanza di oltre quattro anni, le riparazioni necessarie tardano ad arrivare, lasciando la comunità locale con crescenti preoccupazioni per la sicurezza dei luoghi. Questo articolo esamina la situazione attuale e le conseguenze derivanti da un intervento che si fa attendere.
I danni alla Gaiola e la necessità di interventi urgenti
Il molo della Gaiola, che rappresenta un’importante area protetta marina, è stato danneggiato severamente dalle onde impetuose nel dicembre del 2020. A oggi, un ampio tratto del molo presenta una vistosa lesione che mette a rischio la struttura, tanto che un avviso è stato affisso per scoraggiare i visitatori dall’avvicinarsi. Gli esperti segnalano che sarebbe necessario un intervento immediato per la messa in sicurezza e il consolidamento del sito, ma i lavori, ad oggi, non sono ancora iniziati. La mancanza di tempistiche concrete lascia l’intera area in uno stato di precarietà pericolosa, senza che siano stati programmati interventi di ripristino.
L’associazione CSI Gaiola, che gestisce il sito, ha provato a sollecitare le autorità competenti. Un anno fa, infatti, hanno scritto una lettera all’Autorità Portuale, chiedendo interventi urgenti per il ripristino. Un tecnico dell’Autorità ha risposto che non fosse possibile procedere senza affrontare prima questioni burocratiche legate ai vincoli imposti, ma la situazione di urgenza è chiara e grave. Danni simili si sono verificati anche alla Colonna Spezzata sul lungomare, a due passi da Piazza Vittoria. Qui, gli interventi necessari per riparare la rotonda e la murata colpita dalle onde non sono stati avviati, nonostante un appalto fosse stato aggiudicato circa tre anni fa, ma l’impresa si è ritirata.
Riva Fiorita e l’accesso negato alla spiaggia
Un ulteriore esempio di ritardi nei lavori riguarda Riva Fiorita, una zona collocata a Posillipo. Qui, il camminamento che dovrebbe garantire l’accesso a una spiaggia libera è in stato di abbandono e interdetto al passaggio. Anche in questo caso, il problema deriva dalla mancanza di interventi di ripristino che rendono impossibile raggiungere una delle spiagge meno affollate della zona. Il percorso è attualmente bloccato da cancelli e reti metalliche che ostacolano l’accesso. Nonostante gli sforzi degli attivisti di Mare Libero, che hanno cercato di forzare l’accesso, il problema persiste, limitando notevolmente l’accesso al mare.
I residenti di un condominio nelle vicinanze hanno ulteriormente complicato la situazione, rivendicando diritti esclusivi su un tratto di terreno, creando un ambiente conflittuale. Gli accessi alla spiaggia, dunque, sono limitati non solo per i turisti ma anche per i cittadini. Questa restrizione ha suscitato malcontento tra coloro che vorrebbero godere del mare e del sole in queste splendide località.
Un appello alle autorità locali
La questione sollevata dai ritardi nei lavori di ripristino delle aree danneggiate non è solo una problematica di sicurezza, ma rappresenta anche un importante tema per la preservazione del patrimonio naturale e culturale della città. La Gaiola e le aree circostanti sono vitali per la comunità locale e per il turismo, ma senza interventi tempestivi e adeguati, questi luoghi rischiano di perdere la loro bellezza e il valore. La gestione dell’emergenza e la capacità di pianificare una risposta efficace sono elementi essenziali affinché la comunità possa tornare a vivere appieno queste aree, senza preoccupazioni di sicurezza.
L’auspicio è che le autorità, prese coscienti della gravità della situazione, possano finalmente attivarsi per avviare i lavori necessari, restituendo alla città e ai suoi visitatori la possibilità di godere di questi aspetti unici della costa campana. Un’adeguata cura del territorio, infatti, è fondamentale per preservare l’identità locale e per garantire un futuro sostenibile per l’ambiente marino e le comunità che vivono e lavorano in queste zone.