La “Carta dedicata a te” offre un supporto finanziario a molte famiglie in difficoltà, ma non a tutte. La nuova edizione del bonus sarà attiva dal 9 settembre e ha come obiettivo principale il sostegno alimentare, il trasporto pubblico e altre necessità. Tuttavia, nonostante le attese, il numero di beneficiari è limitato a causa della mancanza di fondi. Le famiglie colpite dalla povertà in ITALIA e, in particolare, a NAPOLI, si trovano a fronteggiare una situazione complessa, con esclusioni e una suddivisione incerta delle risorse disponibili.
come funziona la carta dedicata a te
Dettagli e importo
La “Carta dedicata a te” consiste in una carta elettronica prepagata ricaricata con 500 euro, destinati a coprire le spese di beni alimentari di prima necessità, carburante e abbonamenti ai mezzi pubblici. Sarà possibile fare acquisti solo in alcune rivendite convenzionate, dove gli utenti beneficeranno anche di uno sconto aggiuntivo del 15%. È importante notare che il bonus deve essere utilizzato integralmente entro il 28 febbraio 2025, il che impone una certa urgenza per chi lo riceverà.
Criteri di accesso e prioritizzazione
Le famiglie che possono accedere al bonus devono avere un indice ISEE inferiore a 15mila euro, e avere nuclei composti da almeno tre componenti, con un bambino sotto i 14 anni. Tuttavia, non tutte le famiglie con un ISEE al di sotto di questa soglia riceveranno il supporto: secondo l’assessorato comunale al Welfare, solo circa 32mila famiglie a NAPOLI, a fronte delle quasi 60mila potenzialmente eleggibili, riceveranno la carta. Questo si traduce in una selezione che esclude famiglie monogenitoriali con un solo figlio, aumentando così le disparità sociali.
divario tra le famiglie beneficiarie e quelle escluse
La questione dei fondi disponibili
Una delle principali problematiche è la limitazione dei fondi disponibili: il governo ha stanziato 600 milioni, ritenuti insufficienti per coprire la domanda reale. Nonostante l’intento di offrire un aiuto, il risultato è che molte famiglie rimarranno escluse. Le difficoltà economiche non colpiscono solo i nuclei più numerosi ma anche chi vive in situazioni di vulnerabilità, come i single e le coppie senza figli.
Conflitti e tensioni sociali
Le conseguenze di queste restrizioni potrebbero alimentare un clima di rivalità tra le famiglie bisognose di aiuto. Già in passato si sono verificate tensioni simili, e l’assegnazione del bonus potrebbe generare malcontento tra chi ha diritto al supporto e chi, pur in situazioni di difficoltà, non verrà accolto nel programma. Le dichiarazioni del Presidente Giorgia Meloni, che ha affermato che la stagione dei bonus è finita, non riflettono le sfide reali che tanti cittadini si apprestano ad affrontare.
cosa cambia rispetto all’anno scorso
Incremento dei beneficiari e importi
Rispetto al 2023, il numero di beneficiari aumenterà di 1.387 unità, passando dai 31.307 dello scorso anno a un totale di 32.694. Inoltre, l’importo complessivo del bonus subirà un aumento di 40 euro. Circa 500 euro saranno direttamente accreditati a chi già possedeva la card l’anno scorso, senza la necessità di ulteriori azioni. Intanto, per i nuovi beneficiari sarà necessario ritirare la social card presso gli sportelli postali, previa conferma della propria idoneità online tramite SPID.
Critiche all’implementazione della social card
Sebbene l’iniziativa possa apparire come un tentativo di supporto, ci sono criticità da affrontare. L’impianto della “Carta dedicata a te” può sembrare efficace sul piano della spesa alimentare, ma si presta a ulteriori dibattiti. Le famiglie vulnerabili escluse dalla programmazione rimangono con bisogni insoddisfatti, e il mismatch tra domanda e offerta di risorse potrebbe riflettere una mancanza di un piano organico e strutturato contro la povertà. Azioni a lungo termine sono fondamentali per realizzare un aiuto che non appaia episodico e insoddisfacente.
Rispetto a precedenti iniziative, le aspettative per il successo di questo programma sono miste; la necessità di programmare un supporto effettivo e duraturo è evidente.