Ingrid, una neonata di 26 settimane, è tornata a Copenhagen con i suoi genitori dopo la sua drammatica nascita a Napoli. Nata prematuramente a causa di complicazioni durante una vacanza, ha dovuto affrontare un intervento chirurgico per chiudere un dotto arterioso che non si era chiuso naturalmente. Grazie all’intervento tempestivo e alle cure ricevute, la piccola è tornata a casa, portando con sé una storia di speranza e professionalità.
Nel mese di aprile, i genitori di Ingrid si trovavano in vacanza a Napoli quando il futuro della loro famiglia ha preso una svolta inaspettata. La madre ha cominciato a sentirsi male, costringendo la coppia a cercare assistenza medica presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli. Qui, l’equipe di ginecologi, sotto la direzione del primario Claudio Santangelo, ha rapidamente valutato la situazione e ha deciso per un parto spontaneo prematuro, data la gravità delle condizioni della madre e della bambina.
Ingrid è venuta alla luce in una lunghezza di soli 26 settimane, pesando circa un chilo. Nonostante la fragilità del suo stato, grazie all’immediata assistenza della Terapia Intensiva Neonatale, guidata dalla dottoressa Maria Gabriella De Luca, le condizioni di salute della piccola sono migliorate gradualmente. Gli specialisti hanno monitorato attentamente la neonata e, sebbene il parto fosse stato difficile e molto anticipato rispetto alla data prevista, la manutenzione intensiva ha permesso la crescita sana e costante della bambina nei giorni successivi.
A un mese dalla nascita, i medici del Cardarelli hanno identificato un problema persistente: il dotto di Botallo, una connessione arteriosa che normalmente si chiude dopo il parto, non si era chiuso per Ingrid. Questo foro aperto tra l’aorta e l’arteria polmonare avrebbe potuto comportare gravi complicazioni se non trattato. Pertanto, è stata necessaria un’ulteriore valutazione e, successivamente, un intervento chirurgico.
Nel mese di maggio, l’equipe di Cardiochirurgia Pediatrica del Monaldi, guidata dal dottore Guido Oppido, ha accolto la piccola Ingrid per l’intervento necessario. Gli specialisti hanno chiuso con successo il dotto aperto, assicurando alla bambina una vita normale e sana in futuro. Grazie a questo intervento tempestivo e preciso, Ingrid ha cominciato a riprendersi e a prepararsi per il viaggio di ritorno in Danimarca.
Dopo il completamento della terapia e l’ottenimento delle necessarie certificazioni mediche, Ingrid ha preso un volo speciale che l’ha riportata a casa, a Copenhagen. Nonostante la distanza di circa 2000 km dalla sua città natale, la famiglia ha potuto finalmente riunirsi nel calore della propria casa. Grazie all’eccezionale lavoro del personale ospedaliero partenopeo, la piccola ha potuto beneficiare di cure tra le più avanzate disponibili.
Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ospedale Cardarelli, ha sottolineato l’importanza dell’assistenza medica in momenti critici. Attraverso le sue parole, emerge il valore umano e professionale che il personale ha dimostrato nel prendersi cura di Ingrid, dimostrando un impegno costante per la salute e il benessere dei pazienti. Oggi, Ingrid sta bene ed è circondata dall’affetto dei genitori, simbolo della dedizione con cui sono stati affrontati i momenti più difficili.