L’Operazione di Recupero dei Beni Culturali Rubati
Un’infinità di reperti archeologici, monete antiche in metalli vari, sculture e ancora pergamene e dipinti del Seicento. È il frutto di depredazioni condotte negli anni in Italia, di scavi clandestini e furti lungo la Penisola, un patrimonio riportato dagli Stati Uniti nel nostro Paese dal valore, secondo le stime, di circa 60 milioni di euro. I beni sono rientrati grazie alle numerose indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale con diverse Procure della Repubblica nazionali, coadiuvate dal New York District Attorney’s Office e dall’Homeland Security Investigations statunitense.
La Battaglia Contro il Traffico Illecito dei Beni Culturali
“Riportare in Italia questi beni permetterà anche di sanare tante ferite che si sono aperte negli anni nei territori dove sono stati trafugati, privando le comunità di pezzi importanti della loro identità”, secondo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Per le attività di indagine il TPC si avvale di un importante strumento tecnologico, la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, che costituisce il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui 1.315.000 da recuperare.
Una Collaborazione di Successo tra Italia e Stati Uniti
“Celebriamo oggi un nuovo successo conseguito dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale con il rimpatrio in Italia di centinaia di opere d’arte di pregevole valore, frutto della consolidata cooperazione investigativa, giudiziaria e diplomatica tra il TPC, la magistratura e le autorità di polizia federali e statali degli Stati Uniti“, ha commentato il generale Francesco Gargaro, comandante del TPC.
L’Esposizione delle Opere Recuperate per Educare sui Temi della Legalità
La Direzione generale Musei del MiC accompagnerà, insieme alla Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, il viaggio di queste opere straordinarie fino agli istituti museali che ne saranno la nuova casa. Dal grande calderone bronzeo di epoca orientalizzante decorato con teste di grifo alle lastre etrusche dipinte, dalla ceramica figurata di produzione ateniese ad oggetti preziosi quali la corona in oro e le coppe cesellate in argento, dalla straordinaria statua in bronzo di principe ellenistico a Orfeo e gli animali, Massimo Osanna ha spiegato che queste suggestioni costituiscono un racconto variegato della nostra eredità culturale nei suoi molteplici e affascinanti aspetti.
L’Inestimabile Recupero dei Reperti Archeologici Rubati
“L’operazione “Symes”, grazie alla serrata attività in stretta sinergia dal Comando Carabinieri TPC e la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del MiC, ha consentito il recupero e il rimpatrio di una moltitudine di reperti archeologici di inestimabile valore provento di attività illecita di scavo clandestino”, come sottolineato da Luigi La Rocca, direttore generale Abap.