La statua di San Ciro, rubata dall’edicola in via Massimo Stanzione al Vomero, è stata rinvenuta dopo una settimana dalle forze dell’ordine. Questo furto, che ha generato preoccupazione tra i residenti del quartiere, ha portato all’identificazione di un 54enne di Soccavo grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza. L’episodio ha riacceso i riflettori sulla tutela del patrimonio culturale e religioso della zona, da sempre parte integrante della vita quotidiana degli abitanti.
Il furto della statua di San Ciro
Il furto della statuetta di San Ciro, noto protettore degli ammalati e patrono dei medici, è avvenuto nella notte compresa tra il 25 e il 26 ottobre. La statua, custodita all’interno di un’edicola votiva situata in via Massimo Stanzione, è sparita senza lasciare traccia, suscitando l’attenzione dei residenti che, increduli, si sono chiesti dove potesse essere finita. Durante i giorni successivi, diversi cittadini hanno presentato denunce, richiedendo alle autorità competenti di avviare un’indagine.
Motivo di grande imbarazzo per il quartiere collinare del Vomero, l’incidente ha toccato un nervo scoperto della comunità, profondamente legata a questo simbolo di fede. L’edicola, istituita nel 1949 e dedicata alla figura di San Ciro, non è solo un luogo di venerazione, ma anche un punto di riferimento per la cultura e la tradizione locale.
A fronte della situazione, è intervenuto anche Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori Collinari, che ha sollecitato le autorità a garantire protezione alle edicole votive, considerandole un patrimonio culturale da preservare. Le forze dell’ordine hanno preso la questione seriamente, avviando subito un’inchiesta al fine di risolvere il mistero che aveva colpito non solo la comunità, ma anche i visitatori della zona.
L’indagine e il ritrovamento della statuetta
Dopo aver raccolto la denuncia, i carabinieri del Nucleo Operativo e della stazione Vomero Arenella si sono messi al lavoro per chiarire l’accaduto. Le forze dell’ordine hanno esaminato attentamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e i dati registrati dai lettori di targa installati lungo le strade adiacenti. Grazie a questo pericolo tecnologico, sono riusciti a identificare il sospettato, un 54enne del quartiere Soccavo, già noto alle forze dell’ordine.
Nonostante l’operazione si sia svolta con discrezione, ha evidenziato l’efficacia delle misure di sorveglianza in atto. Una volta identificato, i carabinieri hanno raggiunto la residenza dell’individuo, dove è stata recuperata la statuetta rubata. Il bene è stato restituito all’edicola da cui era stato prelevato e rimesso al suo posto dai militari stessi, ponendo fine a un episodio che avrebbe potuto macchiare la tranquillità e la cultura venerativa della zona.
Il recupero dell’opera ha comportato anche un certo sollievo per i cittadini, che hanno espresso soddisfazione per la risoluzione della propria preoccupazione. L’inquietudine, tuttavia, resta per i riflessi che la situazione potrebbe avere su altre edicole votive nelle vicinanze, la cui protezione è fondamentale per preservare il valore storico e culturale di tali monumenti.
Le parole di Gennaro Capodanno
In merito all’accaduto, Gennaro Capodanno ha rilasciato dichiarazioni che rispecchiano il sentimento di molti residenti del Vomero. L’ingegnere ha espresso la sua rabbia e incredulità per il furto avvenuto in un’edicola che ha rappresentato un simbolo per la comunità dal 1949. Capodanno ha sottolineato l’importanza di queste edicole devozionali, che raccontano storie e tradizioni del quartiere, e ha messo in evidenza la necessità di incrementare le misure di sicurezza.
Il suo intervento ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere questo patrimonio culturale, che negli anni ha subito danni e vandalismi. Secondo Capodanno, è cruciale che queste edicole siano sottoposte a interventi di manutenzione e preservate dalla piaga del vandalismo. Ha poi indicato l’importanza di installare telecamere di videosorveglianza per garantire una vigilanza costante, proteggendo così quei luoghi che continuano a rappresentare la storia e la spiritualità del Vomero.
Con il ritrovamento della statuetta di San Ciro, la comunità ha potuto tirare un sospiro di sollievo, ma le riflessioni sulla sicurezza e la tutela del patrimonio religioso locali rimangono argomenti di discussione e preoccupazione.