Ritrovato il dispositivo salvavita di Vittoria, la bimba di Portici dopo il furto: ecco i dettagli

Ritrovato il dispositivo salvavita di Vittoria, la bimba di Portici dopo il furto: ecco i dettagli - Ilvaporetto.com

Un evento fortunato ha messo fine a un incubo per la famiglia di Vittoria, una bimba di tre anni affetta da atrofia muscolare spinale di tipo 1. Dopo il furto del dispositivo salvavita, avvenuto a Portici, la comunità si è mobilitata, permettendo il ritrovamento del macchinario indispensabile per le cure della piccola. L’accaduto ha suscitato grande emozione e solidarietà, dimostrando quanto il web possa rivelarsi un potente alleato in situazioni di emergenza.

Il furto del dispositivo salvavita

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto lunedì pomeriggio davanti all’abitazione della famiglia a Portici. La bimba, una volta rientrata a casa, veniva sistemata sulla sua sedia a rotelle quando un ladro, sfruttando un momento di distrazione, ha rubato un borsone poggiato a terra accanto al veicolo della famiglia. All’interno del borsone si trovava il dispositivo salvavita, un macchinario raro e altamente specializzato, configurato dai medici per le specifiche necessità terapeutiche di Vittoria. La famiglia ha subito realizzato la gravità della situazione, comprendendo che alimentare la speranza di riavere il dispositivo richiedeva l’intervento della comunità.

La mancanza del macchinario avrebbe voluto dire non solo la perdita delle cure immediate, ma comportava anche un lungo iter per l’acquisto di un nuovo dispositivo, un processo costoso e potenzialmente dannoso per la salute della piccola. La madre ha subito lanciato un appello sui social media, sottolineando l’importanza del macchinario e i pericoli per la salute della bimba, il quale ha rapidamente trovato eco tra amici, conoscenti e altri cittadini.

La mobilitazione della comunità

L’appello sui social e il ritrovamento

Dopo il furto, il post della madre ha fatto il giro del web, accumulando oltre 600 condivisioni. La comunità di Portici ha risposto con grande solidarietà, aiutando a diffondere la notizia del furto e cercando di rintracciare il dispositivo salvavita. Grazie all’unione di intenti e alla determinazione di molti, un cittadino stimato ha preso l’iniziativa di riportare il dispositivo salvavita. La mobile community ha dimostrato ancora una volta il potere dei social come strumento di connessione e aiuto nel momento del bisogno.

Nella sera del 3 settembre, la madre di Vittoria ha potuto informare tutti i sostenitori che il macchinario era stato ritrovato e restituito ai carabinieri. Il gesto di riconsegna è stato documentato tramite un post, dove la donna ha voluto ringraziare non solo il cittadino che ha restituito il dispositivo, ma anche tutti coloro che si sono mobilitati per condividerne la storia. È stato un momento di grande emozione e gratitudine, che ha segnato una svolta positiva in una situazione altrimenti pesante.

La gratitudine della famiglia

Un riconoscimento a chi ha contribuito

La gioia per il ritrovamento del dispositivo salvavita non si è fermata alla semplice restituzione. La famiglia di Vittoria ha sentito il bisogno di esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno preso parte alla ricerca. In un messaggio pubblico, la madre ha menzionato in particolare il comandante della caserma dei carabinieri Francesco Rosario Russo, e il Vice Brigadiere Pasquale Scognamiglio, che ha restituito il borsone direttamente alla bimba.

La donna ha anche voluto estendere i suoi ringraziamenti al consigliere comunale Riccardo Fernandes e al dottor Angelo De Cicco dell’ASL di Portici, che hanno offerto supporto e assistenza durante questa difficile fase. È emerso un meraviglioso senso di comunità, dove familiari, amici e anche sconosciuti si sono mobilitati per dare una mano. La famiglia ha anche pensato a una colletta, il segno di quanto l’unità possa fare la differenza.

Infine, la madre ha enfatizzato l’importanza del gesto del cittadino che ha restituito il dispositivo. Grazie a questa collaborazione comunitaria, Vittoria potrà continuare le sue terapie senza ulteriori interruzioni, contribuendo a un finale positivo a una storia che avrebbe potuto prendere una piega ben diversa.

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