Roma accoglie l’adunata dei nazionalisti europei, un convegno controverso alla vigilia della giornata della memoria

A Roma si svolgerà un’importante adunata di partiti nazionalisti europei, organizzata da Forza Nuova. L’evento, che avrà luogo alla vigilia della giornata della memoria del 27 gennaio, si propone di riunire esponenti di varie formazioni di estrema destra da differenti paesi europei. Nonostante le contestazioni e le preoccupazioni espresse da più parti, il leader del movimento, Roberto Fiore, sostiene che si tratta semplicemente di un convegno volto a riallacciare i legami tra varie forze politiche nazionaliste.

L’alleanza dei partiti nazionalisti europei

L’Alliance for Peace and Freedom, di cui Roberto Fiore è presidente, è un’organizzazione che raccoglie partiti di estrema destra dall’Europa. Fiore afferma che questa adunata rappresenta un’opportunità per “rifondare” il gruppo dopo eventi di repressione che hanno colpito diverse formazioni, come Alba Dorata in Grecia e le manifestazioni in Spagna. All’incontro sono attesi rappresentanti di vari paesi, tra cui Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Grecia, Serbia, Italia e Romania, evidenziando un forte interesse nella costruzione di una rete europea di movimenti nazionalisti.

In particolare, Fiore menziona la necessità di discutere questioni politiche di rilievo attuale, come il conflitto in Ucraina e la situazione in Palestina. L’assemblea ha l’obiettivo di rinnovare l’attenzione su queste tematiche, sottolineando il ruolo delle forze nazionaliste europee in un contesto di crescente tensione internazionale. La scelta di tenere l’evento a Roma, nei pressi di Termini, non è casuale, ma sottolinea un ritorno alle origini per un movimento che cerca di riemergere dalle difficoltà.

Le figure di spicco dell’evento

La manifestazione di Roma vedrà la partecipazione di figure di spicco del panorama nazionalista europeo. Tra questi, si segnala Manuel Andrino, leader del partito spagnolo La Falange, un noto esponente del nazionalismo iberico. Sarà presente anche Pedro Chaparro, presidente di Democracia Nacional, un’altra formazione spagnola con una lunga storia di attività politica di destra. Ad arricchire il panel ci saranno anche rappresentanti della Grecia, tra cui un avvocato che difende i leader di Alba Dorata, un partito noto per il suo passato controverso.

Ulteriori partecipanti includeranno membri di nuovi partiti nazionalisti provenienti da Serbia e Romania, insieme a Klaus Kramer, ex esponente dell’NPD tedesco, che ora fa parte del partito Heimat. Infine, non mancherà un rappresentante siriano, invitato per fornire una prospettiva sulla situazione in Siria e in Libano. La presenza di queste figure di rilievo testimonia una rete sempre più connessa tra i diversi movimenti nazionalisti d’Europa.

L’evento alla vigilia della giornata della memoria

Nonostante il significato della giornata del 27 gennaio, che commemora le vittime dell’Olocausto, Fiore sottolinea che l’adunata del 26 gennaio non ha intenzioni provocatorie. “Nessuno ha pensato che la data avesse a che fare con il giorno della memoria”, dice, assicurando che il convegno affronterà vari aspetti di rilevanza storica e attuale per i nazionalisti. Questo punto di vista è comunque oggetto di scrutinio da parte di diverse organizzazioni e partiti politici, che vedono nella coincidenza delle date una possibile insensibilità rispetto alla ricorrenza commemorativa.

Il convegno si propone, dunque, di trattare anche la recente ascesa politica di Donald Trump e le sue politiche, ritenute significative da Fiore e dai sostenitori del movimento. È chiaro che l’appuntamento di Roma si pone in un contesto di crescente polarizzazione politica in Europa, con un’attenzione particolare rivolta alle dinamiche del potere e all’emergere di ideologie nazionaliste in risposta a crisi e conflitti contemporanei.

Il panorama che si presenta è intricato, caratterizzato da tensioni sociali e politiche. La risposta a queste sfide da parte di queste forze nazionaliste sarà oggetto di osservazione non solo a livello locale, ma anche europeo.

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Filippo Grimaldi