Nella Sala Stampa della Camera dei Deputati è stato presentato il libro “CSI Roma, ottant’anni di storia sportiva, ecclesiale e sociale”, scritto da Matteo Monaco e pubblicato da AVE. L’opera ripercorre il viaggio del comitato romano, nato nel 1944, che ha contribuito a diffondere una visione dello sport radicata nei valori sociali e educativi.
Alla presentazione, diversi ospiti hanno offerto il loro contributo, ricordando il ruolo essenziale del CSI. Mons. Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, ha descritto i fondatori del CSI come persone di grande visione, capaci di guardare oltre l’immediato: “I fondatori del CSI hanno avuto il coraggio di rapportarsi con le istituzioni e portare dignità e umanità ai giovani e alle famiglie.”
Carlo Mornati, segretario generale del CONI, ha sottolineato come il CSI sia stato pioniere nel valorizzare il lato educativo dello sport. “Quando il CSI è nato, lo sport era visto solo come agonismo, ma loro hanno scelto di promuovere il valore educativo. Oggi questa scelta dimostra tutta la sua lungimiranza,” ha affermato Mornati.
Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, ha ricordato quanto il CSI sia stato fondamentale per la crescita dei giovani. “Questo libro è un omaggio alle persone che hanno reso possibile il CSI come luogo di inclusione e formazione. I giovani che si sono avvicinati a questo movimento hanno trovato un contesto positivo e costruttivo.”
Anche Vittorio Bosio, presidente nazionale del CSI, ha evidenziato come l’associazione sia stata una delle prime a creare spazi per uno sport inclusivo. “Il nostro impegno è sempre stato quello di offrire a chiunque la possibilità di fare sport, continuando a sostenere questi valori che ci guidano da ottant’anni.”
Durante l’evento, Andrea Casu, deputato PD, ha descritto il CSI come una realtà esemplare nell’innovazione sociale, mentre Marco Perissa, deputato FDI, ha elogiato l’importanza del CSI come ente che rappresenta i valori sportivi oggi riconosciuti anche dalla Costituzione.
Questo libro racconta il percorso del CSI Roma come parte integrante del tessuto sociale della città. Dal dopoguerra fino a oggi, il CSI ha saputo rappresentare una realtà capace di intrecciare sport, cultura e spiritualità, diventando un simbolo di inclusione e coesione.
La pubblicazione mira a preservare la memoria dei fondatori e dei partecipanti che, negli anni, hanno fatto del CSI un luogo di valori e comunità, lasciando un’eredità che continua a ispirare nuove generazioni.